San Marino. Unione per la Repubblica: La politica del fango

San Marino. Unione per la Repubblica: La politica del fango

Fa piacere che il Consigliere Gian Nicola Berti si sia accorto, solo negli ultimi giorni, che nella Repubblica di San Marino vi siano strani fenomeni legati alla malavita organizzata.  L’interesse mostrato è però sospetto e tardivo su un argomento già noto all’opinione pubblica e già segnalato dai fondatori dell’Unione per la Repubblica (UPR).
 L’UPR per chiarezza e trasparenza verso i cittadini precisa, infatti, che:
 
 1- Il Congresso di Stato che ha adottato la delibera n. 80 del 29/12/2008 – per la fornitura di pane e farinacei da parte del Panificio Vallefuoco S.r.l., è il Congresso di Stato in carica, in cui siede anche un rappresentante del Movimento politico Noi Sammarinesi e che il Consigliere Berti sostiene in maggioranza;
 2- Il Governo straordinario -che ha avuto la responsabilità del Paese dal 2003 al 2006 – era composto da PDCS e PSD; 2 membri dell’attuale esecutivo erano presenti nel Governo Straordinario ed il PDCS era uno dei due partiti del Governo Straordinario;
 3- Dal 2002 al 2006 i governi che ebbero la responsabilità del Paese, attuarono una profonda riforma del sistema finanziario, fondendo ICS e Ispettorato per il Credito e le Valute e poi dando vita a Banca Centrale;
 4- Nel 2005 il Governo nominò l’attuale Comandante della Gendarmeria chiudendo una fase poco edificante di cui il precedente Comandante si era reso protagonista (vedi vicende legate a strani rapporti con la “Banda della Magliana”);
 5- Fino al 2005 il Coordinatore di Noi Sammarinesi era Comandante di un corpo di polizia, funzione nella quale riteniamo avrebbe potuto contrastare ogni infiltrazione della malavita.
 
Questi sono alcuni fatti, realizzati grazie alla determinazione di uomini che il 4 marzo 2011 hanno fondato l’Unione per la Repubblica. Il risanamento del bilancio dal 2002 – minato da un pesante buco – non è un atto meritorio?
L’approvazione di una severa legge antiriciclaggio in un’epoca, e ci riferiamo al 2003, nella quale in molti sia nel mondo politico che nel settore finanziario erano più propensi a una politica del laissez faire, è un atto discutibile?
Depositare un’interpellanza collegata alla dichiarazione del pentito Fonti nell’ottobre 2009 è un atto deprecabile?
Interpellanza che giornalista del Sole 24 Ore Roberto Galullo, molto attento alle vicende legate alla criminalità organizzata, segnalò in un post sul suo blog il 5 ottobre 2009 con il titolo: “Ndrangheta a San Marino: sul Titano arriva un’interrogazione parlamentare ma la notizia è che…” e che poi fu ripresa e approfondita anche nel volume di Galullo “Economia criminale – Storie di capitali sporchi e società inquinate”.
La lotta alla criminalità organizzata è un tema sul quale riteniamo non ci debbano essere divisioni politiche o reticenze.
L’ordine pubblico e la sicurezza del territorio sono argomenti sui quali chi compone l’UPR ha sempre avuto la massima attenzione e che nei programmi della neonata forza politica avranno grande spazio.
Le velate illazioni fatte dal Consigliere Gian Nicola Berti fanno parte della politica del fango scagliata da chi ha paura del giudizio dei cittadini e nasconde l’inerzia del governo e l’incapacità di risolvere i problemi con l’aggressività e il lancio di accuse gratuite.
Quanto sta accadendo oggi è frutto del lassismo di anni; un lassismo a tutti i livelli, politici, amministrativi, istituzionali.
E’ anni che si parla di strane presenze a San Marino; strane persone si sono aggirate per San Marino come Mario Scaramella, persona molto vicina anche a qualche membro di questo Governo.
Il Governo non ci pare in questi oltre 2 anni abbia brillato per efficienza e non ci pare che anche le recenti nomine nei corpi di polizia abbiano mostrato attenzione verso il tema dell’ordine pubblico.
L’Unione per la Repubblica valuterà in tutte le sedi eventuali atti per tutelare la dignità e l’onore dei propri aderenti.
 
Unione Per la Repubblica                        
San Marino, 7 marzo 2011

 

 

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