San Marino Oggi: “Serve una visione seria per creare 300 posti di lavoro entro fine 2013” /
Ps e Upr dicono no alla patrimoniale ma sì a sanatoria e reato abuso edilizio
Il Partito socialista e l’Unione per la Repubblica non fanno sconti ad una maggioranza sorda al confronto vero e “poco coesa”. Bocciata la patrimoniale in diritttura di ratifica, considerata “iniqua, recessiva e pericolosa”; così come la legge di sviluppo, ritenuta “troppo debole e inadeguata”, i due partiti certificano alla stampa il no alla procedura d’urgenza sulla normativa in materia di rilancio economico, all’ordine dei lavori in consiglio grande e generale. “È stato sbagliato l’approccio. Senza confronto si fa fatica a venire a discutere in aula”, taglia corto il consigliere Upr, Marco Podeschi. Le due forze politiche non rinunceranno comunque a presentare una serie di emendamenti. “Non condividiamo la politica economico-finanziaria del governo”. Altro che “strada delle tasse”, serve una “visione seria per attirare capitali e investitori e creare così posti di lavoro, almeno 200-300 entro la fine dell’anno”, detta la ricetta della coalizione Intesa per il Paese, Simone Celli, segretario Ps. E nella ricetta ci sono anche la sanatoria edilizia, che potrebbe tranquillamente sostituire la patrimoniale, e l’ipotesi di reintrodurre il reato di abuso edilizio. (…)
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