L’Unione Sammarinese dei Lavoratori ribadisce la necessità che a San Marino si affronti seriamente la tematiche del rinnovamento delle relazioni industriali, ferme alle logiche degli anni ’60.
Si potrebbe partire dalla possibilità che l’impresa assuma specifici
obblighi di informazione, consultazione o negoziazione con i sindacati e
i lavoratori.
Si potrebbe perseguire così, l’ipotesi di concordare
meccanismi di verifica dell’applicazione e degli esiti di piani o
decisioni aziendali, per mezzo ed attraverso l’istituzione di organismi
congiunti.
Imprese e sindacati, potranno volendo, andare oltre e
decidere di condividere la gestione di materie quali l’igiene e la
sicurezza dei luoghi di lavoro, l’organizzazione del lavoro, la
formazione professionale, la promozione di pari opportunità, le forme di
remunerazione collegate ai risultati, nonchè i servizi sociali per i
lavoratori e le loro famiglie.
Ancora, le parti potranno stabilire
che vi sia una condivisione dei lavoratori sull’andamento e su
determinate scelte di gestione aziendale, mediante la partecipazione di
rappresentanti eletti dai lavoratori, o designati dalle organizzazioni
sindacali in eventuali organi di sorveglianza.
Un ulteriore
passaggio, potrebbe poi concretizzarsi per mezzo della partecipazione
dei lavoratori dipendenti agli utili dell’impresa, nonché alla
partecipazione degli stessi alle scelte ed alla
attuazione/realizzazione dei piani industriali anticipatamente
condivisi.
Ciò, in sintesi è quanto la scrivente organizzazione
propone al fine della valorizzazione delle risorse umane, nonché
rispetto la fidelizzazione dei lavoratori nei confronti dell’impresa a
cui appartengono, aumentando così, conseguentemente la qualità e la
capacità produttiva delle imprese presenti sul territorio sammarinese.