Nuovo incontro questa mattina dell’Usl, Unione sammarinese Lavoratori, con il Coordinamento Frontalieri.
L’USL nella mattina del 22 febbraio ha nuovamente incontrato il Coordinamento Frontalieri. Preso atto che la franchigia è stata fissata dallo Stato italiano a 6.700 euro, si è convenuto che ora i problemi in primis da affrontare sono:
1. l’abrogazione dell’articolo 56 della legge finanziaria 23 dicembre 2010, discriminatorio e fuori da ogni logica di mercato del lavoro.
2. lo status giuridico di tutti i Frontalieri; in Italia sono circa 80.000 di cui poco meno di 6000 a San Marino, e bisogna lavorare in concertazione ad uno statuto per il lavoro frontaliero che regolamenti con precisione i diritti ed i doveri del frontalierato.
USL e il Coordinamento Frontalieri s’impegnano ad intraprendere azioni comuni in un’ottica propositiva e di stabilizzazione dei rapporti normativi fra gli Stati e concordano di proseguire nell’elaborazione di proposte sulle quali confrontarsi con tutte le associazioni presenti nel mondo del lavoro.
Il segretario Industria e Artigianato
Francesca Busignani
[c. s.]