L’ambasciatore di Israele nella Repubblica di San Marino, Dror Eydar, sta mettendo pressione al ministro della Difesa dello Stato di Israele, Benny Gantz, per permettere l’invio di decine di migliaia di dosi di vaccino anti-Covid anche sul Titano.
Lo riporta il quotidiano online israeliano “The Times of Israel”, sottolineando in un proprio articolo che sono state interrotte le consegne programmate di vaccini anti-Covid ai Paesi amici, affermando che il primo ministro Benjamin Netanyahu non aveva l’autorità per dare il via libera a questa operazione.
L’ambasciatore di Israele nella Repubblica di San Marino, Dror Eydar, ha affermato che lo Stato di Israele si era precedentemente impegnato a trasferire i vaccini anche a San Marino, che da inizio pandemia ha avuto finora 4.292 contagi e 78 decessi, ma il ministro della Difesa, Benny Gantz, ha chiesto di fermare le spedizioni di vaccini all’estero (5.000 per ciascun Paese con cui è stata raggiunta un’intesa), dicendo che le scorte di vaccini di Israele sono di proprietà dello Stato.
Anche se il piano è stato poi congelato, una consegna di 5.000 dosi di vaccino anti-Covid era già atterrata in Honduras, ha annunciato il presidente Juan Orlando Hernandez, dicendo che le dosi andranno ai lavoratori in prima linea. Anche la Repubblica Ceca ha affermato di aver ricevuto 5.000 dosi del vaccino Moderna dal Paese ebraico.
Tra le Nazioni amiche che avrebbero dovuto ricevere da Israele i vaccini contro il coronavirus c’erano, oltre al Titano, anche Mauritania, Ungheria, Guatemala, Maldive, San Marino, Etiopia, Ciad, Kenya, Uganda e Guinea.
Attualmente Israele starebbe negoziando con 20 Paesi e l’azienda farmaceutica americana Moderna per inviare fino a 100.000 dosi di vaccino all’estero, secondo i criteri stabiliti dal procuratore generale, rilevando che c’è una certa urgenza nel trasferimento poiché le dosi scadrebbero a fine maggio.
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