San Marino. Vaccino, a febbraio (forse) le prime dosi

San Marino. Vaccino, a febbraio (forse) le prime dosi

A febbraio (forse) le prime dosi di vaccino per sanitari e casi più a rischio

Lo Sputnik in pole position per completare il piano vaccinale sammarinese

Le intese tecniche che il Governo ha dovuto definire per l’approvvigionamento dei vaccini non hanno ancora prodotto risultati. Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ha assicurato che solo attraverso queste sarà possibile l’approvvigionamento per San Marino. La notizia circolata ieri sulla possibilità di un accordo diretto per la fornitura dello Sputnik russo, non ha ricevuto conferme anche se l’incontro in Ambasciata fa presupporre che fra i vari argomenti affrontati, quello dei vaccini potrebbe essere uno dei più sostanziali.

Spinto anche da alcuni alleati di Governo, in particolare Motus Liberi, il Segretario Beccari ha ricevuto un ampio mandato nel sondare possibilità diverse per la fornitura del prezioso medicinale.

Una preoccupazione quella degli alleati di maggioranza per nulla scontata. La via italiana sembra infatti estremamente limitata, soprattutto per i vaccini Pfizer/ Biontech e Moderna; le due case farmaceutiche non stanno rispettando i piani di consegna e prevedono entro febbraio solo 4 milioni di dosi per l’Italia.

Ciò significa che verranno vaccinati con la seconda dose i 2 milioni che hanno già ricevuto la prima e potrà avviarsi la vaccinazione per gli over 80 che in Italia sono circa 4,5 milioni e solo per questi sono quindi necessarie 9 milioni di dosi. Impossibile sopperire con AstraZeneca che consegnerà 1milioni di dosi a febbraio.

L’Aifa, l’agenzia del farmaco, consiglia di somministrare il vaccino inglese solo sotto i 55 anni. San Marino per il famoso accordo siglato l’11 di gennaio dovrebbe ricevere 1 dose ogni 1700 che ne arrivano in Italia. Se il Governo italiano dovesse rispettare l’accordo significa che entro febbraio San Marino potrebbe ricevere circa 2.300 dosi di vaccino per tutti e 600 per i soli under 55. Non molte, ma almeno si potrebbe intanto iniziare con il personale medico e qualche soggetto più a rischio.

Per completare la doppia dose occorrerà aspettare che altri vaccini vengano autorizzati e Sputnik potrebbe essere quello in pole position.

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