San Marino: Valentina Monetta canterà “Facebook Uh oh oh”
E’ stata appena svelata in diretta su SM tv la canzone che Valentina Monetta canterà in rappresentanza del Titano nella prima semifinale del 22 maggio. E’ un uptempo intitolata “Facebook Uh oh oh” e che ha il social network come protagonista. La musica è di Ralph Siegel, le parole portano la firma dello statunitense Timothy Touchton e lo spagnolo Josè Juan Santana Rodriguez. Siegel non ha bisogno di presentazioni: questa è la ventesima canzone da lui composta che approda alla manifestazione, che il compositore ha vinto nel 1982 con Nicole (“Ein Biβche frieden”)
Touchton è un cantante, compositore, regista e produttore della Florida molto popolare fino alla metà degli anni ’80 soprattutto nel genere “Middle of the road” e oggi di stanza con i suoi studios in Germania. In Italia è noto per aver firmato alcune canzoni di Giorgia Fiorio, la figlia dell’ex ingegnere della Ferrari Cesare, più volte a Sanremo e oggi fotografa di successo. A metà degli anni 70 è stato coponente dei Love Generation, due volte alle selezioni tedesche per l’Eurovision e band vincitrice del Goldene Europa 1972 come miglior gruppo vocale tedesco.
Josè Santana Rodriguez, paroliere e membro di Ogae Spain, ha firmato fra le altre cose “Just get out of my life” di Andrea Demirovic (Montenegro 2009), insieme proprio a Ralph Siegel ed a Bernd Meinunger ma ha scritto anche per Alejandro Sanz ed altri big spagnoli. Due considerazioni vanno fatte a margine.
La prima: molto brava SM Tv a nascondere la presenza di Siegel. Ai cronisti che avevano dato conto della sua presenza, trapelata dalla rete, ha dato risposte diverse, in generale non confermando la sua presenza e anzi parlando di autori “di secondo piano”. Ora sicuramente la conferma della presenza di Siegel farà parlare.
La seconda: Facebook è “tecnicamente” un marchio commerciale, quotato anche in borsa. Il regolamento dell’Eurovision non consente la citazione di marchi e la canzone è tutta dedicata al social network, non solo nel titolo. Dall’altro, va detto che ormai “Facebook”, come Twitter ed altri nomi, è una parola di uso comune (come biro e sottilette e scotch, per intenderci). Cosa farà l’EBU? Terrà il brano in concorso? Farà cambiare le parole? Vedremo.
Da Eurofestival News