Secondo appuntamento con la rubrica ‘La vita che vorrei’. Oggi parliamo di PNL

Secondo appuntamento con la rubrica ‘La vita che vorrei’. Oggi parliamo di PNL

Eccomi qua per il secondo appuntamento con “La vita che vorrei”.
Prima di parlare di coaching, vorrei aprire una breve parentesi sulla PNL (ovvero Programmazione Neuro Linguistica). Intendo breve perché preferisco invitarvi a leggere un libro sulle basi, piuttosto che leggere le miriadi di spiegazioni che trovate sui vari siti dei Coach, ma voglio cogliere l’occasione di una cara amica e collega che ha condiviso un interessante link, giusto per fare un po’ di chiarezza ed esprimere un’opinione condivisibile.
Quello che scrivo naturalmente lo faccio in qualità di “studioso” di PNL, di appassionato e, soprattutto, Coach Professionista. Chi utilizza la PNL può essere definito “trainer in PNL”, “coach con specializzazione in PNL”, “practitioner in PNL”. Sicuramente in nessun modo e in nessuno contesto esiste o dovrebbe esistere la figura di “motivatore di PNL”.
La PNL come scrivevo poc’anzi, può essere definita in molti modi diversi: se andate in un qualsiasi sito trovate tante definizioni, dalle più semplici, alle più tecniche. Resta il fatto che una definizione che mi piace in particolar modo e: “lo studio della struttura dell’esperienza soggettiva”.
Cosa significa? Che la PNL studia il modo in cui l’essere umano si raffigura la realtà, il modo in cui pensa, ragiona, vive. Nessun rilievo, da questo punto di vista, ai contenuti. L’attenzione è solo sul modo. Questo perché lavorando sulla “modalità” di questa rappresentazione è possibile modificare il modo in cui ci sentiamo. La realtà è soggettiva, ognuno ha la sua e infatti spesso si usa una frase come questa: “La mappa non è il territorio, la mia percezione della realtà e la realtà stessa, sono diverse”.
Un altro approccio alla PNL riguarda l’impatto che le parole (linguistica) hanno sul cervello (neuro) di chi ci ascolta e sul nostro. Ogni parola produce un risultato, ogni parola ha il potere di farci stare bene o male. L’idea è quella di lavorare sulla struttura superficiale del linguaggio per arricchire le nostre rappresentazioni mentali e, quindi, per arricchire la nostra vita. Tu, ad esempio: sei sempre consapevole dell’impatto che le tue parole hanno su di te e sugli altri? Io personalmente NO!
È evidente quale e quanta confusione ci sia sull’argomento, considerando che la PNL viene spesso associata a termini o frasi come “motivazione”, “esaltazione”, “manipolazione”, “saltiamo sulle sedie e diamoci un bel cinque”, “camminiamo sul fuoco” e altre amenità simili.
Rimane comunque uno strumento che va utilizzato per arricchire la rappresentazione dell’esperienza soggettiva della persona: uno strumento rigoroso, preciso, utile. Ovviamente, come tutti gli strumenti, può anche essere utilizzato in modo discutibile, oppure, può essere accostato ad altri strumenti decisamente meno rigorosi, o ancora, può semplicemente essere l’etichetta che qualcuno impropriamente attribuisce al proprio lavoro. Qualcuno utilizza la PNL anche per motivare, per far ballare e saltare le persone, per far camminare le persone sui carboni ardenti dicendo che quella è PNL.
NO!! Non lo è; è una cosa ben diversa da “motivazione”, “dai che ce la fai”, “io cammino sul fuoco”. Se proprio devo usare il termine, è lo strumento utilizzato per raggiungere quel risultato (anche se chi sa usare davvero la PNL di certo non ha bisogno di camminare sul fuoco per accedere a uno stato potenziante: gli basta l’uso consapevole delle proprie rappresentazioni mentali).
Ovviamente, ogni strategia di comunicazione e formazione ha aspetti funzionali e utili, lungi da me quindi l’idea di usare aggettivi come “meglio” o “peggio”, “giusto” o “sbagliato”: semplicemente, ho voluto fare po’ di chiarezza a livello terminologico, considerato che di alcuni termini si fa gran mercimonio. Ricordate: la PNL è uno strumento preciso, rigoroso e per finalità specifiche.
Concluderei questa seconda parte, sottolineando, ancora una volta, l’importanza di certi strumenti che possiamo e dobbiamo utilizzare per migliorarci la vita, sotto tutti gli aspetti, magari partendo a piccoli passi, magari con un aiuto esterno, l’importante è tenere presente che ci sono e che sono li per tutti. Sappiate che non basta fare un pomeriggio ad ascoltare uno che parla della PNL, è molto più utile fare tre incontri con un Coach…..
Vi aspetto al terzo appuntamento per vedere ancora meglio come: “vivere la vita che vorrei”.

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