Segreteria di Stato Istruzione e Cultura: ‘Obiettivo creare lavoro e riaccendere la speranza’

Segreteria di Stato Istruzione e Cultura: ‘Obiettivo creare lavoro e riaccendere la speranza’

Si riparte dalla cultura. Il convegno che si svolgerà lunedì sul confine fra la Repubblica di San Marino e la Regione Emilia Romagna sta suscitando un interesse insperato. La spiegazione è semplice: il tema era latente e si trattava solo di farlo emergere.

Già l’Unione Europea è partita nel 2010 con il ‘Libro Verde’ che classifica l’Industria Culturale e della Creatività e ne indica le enormi potenzialità non solo di sviluppo proprio, ma di motore anche per il resto dell’economia. Le riflessioni del Prof. Pier Luigi Sacco hanno fatto uscire l’idea dall’utopia per conferirgli il merito di essere il più importante fattore di sviluppo di un Paese non solo capace di fare evolvere l’impresa (in tutti i settori, non solo quello culturale), ma anche di produrre benefici sul welfare quantificabili in percentuali che rendono di certo meno aggressiva la spending review.

Insomma ci troviamo di fronte alla chiave per interpretare il futuro di Paesi vecchi (antichi) incapaci di competere sul piano delle forze di lavoro, delle risorse primarie e ormai neppure più sul fronte della tecnica, dato che gli investimenti in capacità scientifica sono ormai di gran lunga superiori in altre parti del Mondo. La creatività resta quindi l’elemento principe della competitività e, per alimentarla, l’unico modo è quello di produrre cultura.

Lunedì al Teatro Titano l’ambizione è quella di dare vita al ‘Distretto Culturale sammarinese’ uno spazio/paese in cui l’operatività degli istituti culturali pubblici (scuola e università in primo piano) si coordina con quella delle numerosissime associazioni private e favorito da incentivi fiscali, finanziari, ma soprattutto relazionali, alimenta e moltiplica il flusso delle competenze generando vere e proprie imprese per la produzione culturale e della creatività. Una risposta quindi al problema principale di San Marino che è quello del lavoro, e nel contempo la generazione di una speranza, dopo gli anni critici dovuti prima di tutto agli enormi errori commessi e solo dopo alla crisi internazionale.

L’appuntamento è per le ore 10,00 al Teatro Comunale di Pennabilli per il resoconto dell’Ervet sull’economia della creatività in Emilia Romagna e quindi alle 15,30 fino a tarda sera al Teatro Titano di Città dove fra riflessioni approfondite, dibattito, cultura enogastronomica e produzione culturale di musica ad altissimo livello confidiamo possa alimentarsi il ‘fuoco sacro’ dell’Economia della Conoscenza.

Segreteria di Stato Istruzione e Cultura

 

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