Alessio Muccioli (CSdL) affronta sulla stampa sammarinese (9/05/2013) un problema sul quale il Governo, nell’ambito delle specifiche competenze, sta riflettendo allo scopo di prospettare soluzioni di sistema. Certamente è compito di tutti i decisori politici, istituzionali, nonché dell’intera Comunità, interrogarsi sulla “privatizzazione”; Muccioli considera, ad es., “sprechi” gli interventi su sale operatorie, pulizie dell’ospedale e trasporti scolastici fuori territorio. La domanda di Muccioli è centrata sulla appropriatezza delle scelte effettuate. Tali scelte sono state adottate con la volontà di corrispondere alla efficienza e alla efficacia del servizio, tenendo in considerazione le esigenze e il diritto allo studio dei nostri ragazzi e il rapporto costi/benefici. Come in ogni ambito di intervento, le scelte non sono mai definitive, ma vanno aggiornate nei termini della contingenza attuale. In sintesi la domanda di Muccioli (proviamo a porcela tutti) è:
Lo Stato deve gestire tutto?
Lo Stato è in grado di gestire tutto?
È possibile eliminare o almeno ridurre il costo che il cittadino paga nel proprio rapporto con le Istituzioni?
È possibile intervenire, anche con piccoli aggiustamenti, per eliminare gli sprechi?
Quale trattativa internazionale è opportuno o conveniente intavolare per “dirimere una questioncina legata ad un paio di pullman che vanno dalla spiaggia al mare”?
Sulle risposte ci stiamo lavorando. Sono già attivi i contatti con le imprese di trasporti, per ottenere termini economici vantaggiosi per lo Stato e contiamo di comunicare al più presto i risparmi ottenuti.
Lavoriamo nell’ottica per la quale il trasporto scolastico deve essere inquadrato all’interno del processo di crescita e sviluppo che il Paese intende intraprendere. A tal fine per quest’anno puntiamo sia al risparmio sia al miglioramento della qualità del servizio. Dal prossimo anno l’appalto per il trasporto scolastico verrà riformulato, inquadrandolo all’interno di un più generale sistema di trasporto urbano; così da ridurre ulteriormente le inefficienze.
Relativamente alle linee studentesche verso l’Italia, San Marino deve rispettare accordi che vincolano l’istituzione di linee dedicate. Inoltre, è fuorviante confrontare le tariffe applicate a tratte esclusivamente italiane, che ricevono contributi da regione, province e comuni che coprono la maggior parte dei costi aziendali, con quelle applicate alla tratta San Marino Rimini, che invece non ne riceve.
Segreteria di Stato Istruzione e Cultura