Segreto bancario: tabu’ da superare anche dentro San Marino

Segreto bancario: tabu’ da superare anche dentro San Marino

Superare la “schermatura” offerta dal segreto bancario e delle intestazioni fiduciarie all’interno della Repubblica, dotare il sistema finanziario di una centrale anti-rischi, operazione trasparenza alla Cassa di Risparmio. Questi alcuni punti chiave del documento sul comparto finanziario presentato dalla CDLS al tavolo sviluppo.

Segreto bancario e redditi reali. “I tempi sono maturi per superare definitivamente lo scudo del segreto bancario sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche residenti in territorio”, si legge nel documento, che lega questa proposta al dibattito sulla riforma Tributaria e alla necessità di “reperire nuove entrate fiscali” per far fronte alla crisi. Non solo, sempre al fine dell’accertamento dei redditi reali dei contribuenti – siano essi persone fisiche o società – e per raggiungere una reale ed effettiva equità di fronte agli obblighi fiscali: “Occorre superare anche la schermatura offerta dalla intestazioni fiduciarie”.

Centrale dei rischi sammarinese. Da molti anni la CDLS insiste sulla necessità di introdurre nel sistema bancario strumenti di controllo degli affidamenti concessi a garanzia della stabilità del sistema stesso. Finora, per motivi a noi sconosciuti, questo strumento di fondamentale importanza non è stato attivato: forse con la “Centrale dei Rischi sammarinese” operativa, si sarebbero potute evitare concentrazioni di affidamenti e rischi su personaggi o gruppi di aziende che hanno poi dato luogo alle rilevanti sofferenze bancarie che rileviamo oggi.

Per questo al tavolo sullo sviluppo la Confederazione Democratica ha proposto l’urgente necessità di creare una “Centrale dei rischi sammarinese” per evitare “concentrazioni di rischi di credito su pochi soggetti”. Gestita dalla Banca Centrale, la Centrale di rischi sammarinese dovrà assicurare puntuali controlli – magari con cadenza mensile – per evitare l’insorgere di insolvenze bancarie, nell’ottica di tutelare la stabilità del sistema e dei singoli istituti di credito”.

Operazione trasparenza Carisp. Come recentemente espresso dagli esperti del FMI nel loro Rapporto periodico, “è indispensabile una volte per tutte fare chiarezza sulla reale situazione finanziaria che interessa Cassa di Risparmio”.

In buona sostanza, la CDLS chiede una risposta chiara e definitiva alla domanda: quanti soldi servono ancora per mettere in sicurezza Carisp?

“Anche perché – spiega – gli interventi nel settore bancario in questi anni hanno messo in grave sofferenza le casse statali, quindi non è solo legittimo ma anche doveroso sapere i veri costi che la comunità dovrà ancora sostenere per mettere in sicurezza il sistema”.

Risorse finora destinate alla messa in sicurezza del sistema bancario “ma che potrebbero essere investite per il rilancio dell’economia e a sostegno dell’occupazione”.

“Di buon senso e molto costruttivi – aggiunge infine la Confederazione Democraticaci sembrano i consigli degli ispettori del FMI che indicano allo Stato di entrare nella “governance” della Carisp, anche rimuovendo le disposizioni di legge a tutela della quota di maggioranza della Fondazione, per garantire allo Stato stesso una quota dei futuri utili e per trovare partner privati di elevata reputazione internazionale, nell’ottica di proteggere e tutelare il valore sociale e storico di Carisp.”

 

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