Si teme per Lolli

Si teme per Lolli

Si comincia a temere per la sorte di  Giulio
Lolli
, in carcere in Libia nei pressi di Tripoli, ed ‘atteso’ anche dal Tribunale
della Repubblica di San Marino
.

Ne tratta Il Resto del Carlino San Marino.

 Non si sa nemmeno se Giulio Lolli sia ancora vivo. La Procura di Rimini ha già attivato tutti i canali possibili, ministero degli Esteri, Interpol e naturalmente il consolato italiano per avere notizie e chiedere che venga assicurata l’incolumità dell’ex presidente della Rimini Yacht, rinchiuso nel carcere di El-Jedaida, a sette chilometri da Tripoli e dove qualche giorno fa sono stati uccisi alcuni detenuti che cercavano di evadere.Ammesso e non concesso che sia ancora lì. La zona è quella degli scontri, ma l’unica notizia certa, almeno fino a ieri mattina, è che la prigione è intatta.

Al ministero degli Esteri si è rivolto qualche giorno fa, con una richiesta formale, anche l’avvocato bolognese di Lolli, Antonio Petroncini.

«La situazione in quel Paese—dice—è drammatica e molto confusa, ho chiesto di avere sue notizie e di sapere a che titolo viene trattenuto in un carcere libico. Il mio cliente è un cittadino italiano e a differenza degli altri connazionali che stanno evacuando, lui non si trova lì per sua libera scelta. Forse Lolli non sarà una loro priorità, ma è certamente la mia, e il ministero degli Esteri deve farci sapere in che condizioni si trova».   

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy