La notizia pubblicata da L’informazione di San Marino ha dell’incredibile.
I sammarinesi sono da anni preoccupatissimi per il notevole incremento del numero dei furti presso aziende, locali pubblici e civili abitazioni.
Da anni si susseguono riunioni su riunioni fra politici e comandanti dei tre corpi (Gendarmeria, Polizia Civile e Guardia di Rocca) che terminano immancabilmente col proposito di un maggior coordinamento e con la richiesta dell’ampliamento degli organici.
È stata costituita anche una sezione dell’Interpol con tanto di comandante ad hoc e struttura amministrativa.
Gli addetti alla sicurezza ammontano a 250 unità su una popolazione di 31mila abitanti e un territorio di 61 Kmq.
Il nuovo governo della Repubblica di San Marino ha impegnato una intera mattinata lunedì 29 dicembre per concludersi col solito richiamo al coordinamento e col solito proposito di prendere in considerazione l’introduzione di telecamere ai confini.
Infine, grazie a L’Informazione di San Marino, si scopre che ‘i corpi di polizia sammarinese non hanno più il collegamento con il terminale Ced – centro elaborazione dati – del Ministero degli interni italiano. Banca dati, questa, che registra nomi, dati e foto dei pregiudicati d’oltre confine.‘ Per cui per le forze dell’ordine sammarinesi è impossibile sapere se ‘una persona sospetta fermata anche per un normale controllo abbia o meno dei precedenti‘.
Ancor più incredibile apprendere che ‘ in passato questo accesso era possibile da parte della gendarmeria‘ e che da diversi anni detto collegamento non c’è più.
A questo punto diventa indispensabile un chiarimento da parte di Valeria Ciavatta, Segretario di Stato per gli Affari Interni.