Sicurezza e ordine pubblico. Upr

Sicurezza e ordine pubblico. Upr

Con un tempismo perfetto, ecco che si è verificato l’ennesimo episodio di criminalità che ha colpito una attività commerciale della Repubblica di San Marino.

Rapina con modalità metropolitane, malviventi che arrivano in scooter entrano in un bar pistola in pugno, minacce, fuga fulminea in scooter con il bottino facendo perdere le tracce.

Per fortuna, a parte il danno economico all’attività non ci sono stati danni alle persone, molta paura e senso di impotenza.

UPR da mesi sta conducendo una campagna politica per sensibilizzare il Governo e la maggioranza ad intervenire sul tema sicurezza e ordine pubblico.

Qualcuno ci ha anche irriso o ci ha tacciati come un Movimento che voleva solo sollevare panico e allarmismo.

Il problema invece c’è, è reale e sta crescendo in quanto i malviventi hanno capito che San Marino è un piccolo supermarket in cui entrare, rubare e fuggire indisturbati fuori confine.

La vicenda di Dogana è un segnale evidente di come il controllo del territorio stia pericolosamente sfuggendo di mano e di come sia possibile compiere al confine principale del nostro Stato, un furto in una delle principali attività economiche della zona, senza avere alcuna reazione da parte delle Forze dell’Ordine.

Non occorre essere dei maghi per capire come la sorveglianza del territorio si ottiene con gli uomini, uomini dislocati nelle aree sensibili, uomini che coadiuvati dalla tecnologia possono essere più efficienti, ma non possono essere sostituiti da telecamere.

E’ sufficiente vedere cosa fanno Stati più grandi del nostro per lottare contro la criminalità, agenti in strada, investimenti economici, politiche strutturali, pene severe.

Il Governo sta invece seguendo una strana politica del “laissez faire”. Quali sono stati gli investimenti per la sicurezza e l’ordine pubblico in questa Legislatura? Quali atti normativi sono stati compiuti per aumentare l’incisività delle Norme per il contrasto a questo genere di reati?

La risposta è semplice, siamo prossimi allo zero. A parte la polemica sul riordino delle Forze di Polizia e la polemica intorno al “Generale”, per il resto siamo fermi allo zero.

UPR ha fatto delle proposte concrete, respinte senza tanti complimenti da Governo e maggioranza che riproponiamo:

700.000 euro da destinare all’Ordine Pubblico;

Centrale unica delle Forze dell’Ordine da realizzare immediatamente;

Utilizzo della Milizia Uniformata in affiancamento alla Forze di Polizia per attività di prevenzione, privilegiando militi in stato di disoccupazione o mobilità;

Utilizzo di personale della pubblica amministrazione per compiti amministrativi nei Corpi di Polizia;

Aumento del personale adibito a servizio attivo reperito da chi svolge attualmente compiti amministrativi;

Presidio 24 ore su 24 dei confini da parte di agenti delle Forze dell’Ordine;

Utilizzo di apparati tecnologici nuovi per il presidio del territorio (droni).

Interventi semplici, che si sarebbero già dovuti attuare in quanto la piaga furti e criminalità è uno dei flagelli che sta colpendo le zone con cui confina la Repubblica di San Marino e se non ci saranno interventi decisi e continuativi, non i soliti posto di blocco a uso stampa o le dichiarazioni propagandistiche il rischio, è che la situazione sia addirittura peggiore che nel circondario.

UPR torna quindi a chiedere con fermezza interventi, decisioni, stanziamenti economici per dare una risposta a un problema sempre più acuto nella cittadinanza e che mette in discussione anche il concetto stesso di Sovranità di uno Stato che, sempre più, non è in grado di controllare il proprio territorio.

Sicuramente questo sarà un tema di discussione nella seduta del Consiglio Grande e Generale che inizierà oggi, tuttavia il tempo delle parole deve terminare e ci piacerebbe che anche le dichiarazioni dei colleghi di maggioranza diventassero atti concreti e non le solite espressioni dette a corredo di fatti che nessuno di noi può accettare.

I Cittadini chiedono una reazione, reazione che mostri ai malviventi che San Marino non è un’isola felice in cui fare qualche furto e fuggire impuniti.

San Marino deve tornare a essere uno Stato sicuro in cui la piaga dei furti deve essere eliminata e portata a zero entro il 2017.

UPR continuerà ad impegnarsi su questo tema con determinazione e impegno.

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