Sinistra Unita. Contratti d’affitto dello Stato, fondazioni, fiduciarie e altro

Sinistra Unita. Contratti d’affitto dello Stato, fondazioni, fiduciarie e altro

Le elezioni sono passate. Ora è importante tornare, da subito, ad affrontare i problemi del Paese. Sinistra Unita vuole tornare da subito ad esercitare nel migliore dei modi il suo ruolo di partito d’opposizione. E lo fa partendo dalle seguenti osservazioni.
Il governo uscente ha condotto una campagna elettorale con i soliti metodi, cioè all’insegna del clientelismo più sfrenato, fregandosene della crisi e di chi ha perso o perderà a breve il posto di lavoro.
Infatti, mentre da una parte approvava delibere scriteriate (come quella che impegna 300 mila euro per le luminarie di Natale) dall’altra ritirava il decreto per la creazione di un fondo di solidarietà per coloro che usciranno a breve dalla cassa integrazione.
Sempre lo stesso governo, proprio alcuni giorni prima delle elezioni, ha poi dislocato alcuni uffici pubblici in immobili privati di proprietà dei soliti imprenditori (siamo a conoscenza di alcuni uffici della Gendarmeria e di alcuni spostamenti interni alla PA fatti nelle ultime settimane, senza nessuna logica funzionale all’amministrazione, ma solo per esigenze di qualche dipendente).
Saremmo curiosi di sapere per quali cifre. Pare si stia valutando addirittura di spostare la sede dell’Ente Poste a Rovereta, nel capannone di qualche amico della politica. E tutto ciò a fronte di una quota importante di immobili di proprietà pubblica completamente inutilizzati.

Sinistra Unita chiede da subito al futuro governo di predisporre:
– un fondo di solidarietà che possa garantire un reddito minimo per tutti coloro che perderanno il lavoro;
– un elenco di tutti gli uffici pubblici ubicati in immobili privati con relative metrature e canoni mensili;
– un elenco di tutti gli immobili dello Stato affittati a privati con relative metrature e canoni mensili;
– un elenco di tutti gli immobili dello Stato inutilizzati;
– la trasparenza assoluta di ogni atto dell’amministrazione pubblica;
– la titolarità effettiva dei mandati fiduciari e dei soci delle fondazioni;
– nell’attesa della riforma tributaria, che venga previsto l’obbligo di dichiarare nell’IGR anche i proventi da dividendi in partecipazioni societarie (come hanno dimostrato le dichiarazioni dei redditi di alcuni candidati questa ingiustizia tributaria è fortemente in contrasto con il principio della nostra Carta dei Diritti dove tutti i cittadini devono concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva). 

Tutte queste misure potrebbero essere già predisposte nella prossima legge di bilancio.
Tutti i cittadini devono essere consapevoli che ogni favore fatto a chicchessia va a ledere il diritto di qualcun altro, che ciò che viene deciso fuori dalle regole ha un costo sulla collettività, che ogni privilegio è la negazione del diritto verso altri.

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