Sinistra Unita, Luca Lazzari: sull’ultima sessione consiliare

Sinistra Unita, Luca Lazzari: sull’ultima sessione consiliare

Nell’ultimo
consiglio il governo è venuto allo scoperto sul livello di emergenza dei conti
pubblici. Il Paese ha l’acqua alla gola – ci dicono – e quindi la popolazione è
obbligata ad accettare ogni imposizione, ogni dettame, senza più poter fare
appello ai diritti sanciti e conquistati.

Per convincerci
della bontà delle proprie tesi ci mostrano numeri, tabelle, costi, ricavi. Come
se la politica si potesse ridurre ad una questione contabile; come se non vi
fosse alcuna responsabilità da accertare nel crollo di un sistema che in
quattro e quattro e quattr’otto ha gettato il Paese nella rovina.

Con un colpo di
spugna si cancellano 30 anni di storia recente e si indica la nuova rotta:
l’economia di mercato, la competitività. Dopo l’incubo del capisaldismo ora ci
tocca vivere quello del capitalismo, e più sfrenato per giunta: paradiso dei
ricchi e inferno non solo dei poveri, ma anche dei medi.

Si gioca sull’immagine
di «assenza di futuro» per inaugurare l’avvento di un nuovo medioevo storico: fine del sistema sanitario gratuito, privatizzazione della scuola, licenziamenti nel settore pubblico,
riduzione delle retribuzioni, peggioramento delle condizioni di lavoro, taglio
della spesa sociale, ecc. ecc. Sono
queste le misure che il governo si appresta ad attuare
.

Non ci si cura
nemmeno della più ovvia contraddizione, ovvero si distruggono lo stato sociale e
le tutele prima ancora di essere intervenuti sugli sprechi, le ruberie e le
iniquità che colpiscono la spesa pubblica in una misura da terzo mondo (a proposito di iniquità basti citare le decine di milioni
di euro di finanziamento a fondo perduto che il governo l’altra settimana ha
disposto in favore di una banca guidata – si dice – da uno dei soliti
signorotti della Repubblica).

Attenzione però,
perché non è affatto vero che San Marino non ha futuro. Questo è un falso
ideologico che serve per spargere sconforto e confusione nei sammarinesi, così
che qualcuno possa continuare indisturbato a frodare lo Stato e quindi a
saccheggiare la ricchezza collettiva.

Le opportunità
sono grandi, ma perché si possa costruirle bisogna uscire dagli schemi abituali
del pragmatismo economico e riportare al centro dell’azione politica il desiderio
di felicità delle persone, che è un diritto di tutti, e non soltanto di chi ha
potere e denaro.

Un esempio: perché
non impegnare in un grande intervento di ammodernamento del Paese tutti quei
giovani capaci, preparati, volenterosi – e ce ne sono tanti – che oggi si
vedono costretti a buttar via le loro giornate senza trovare nessuna autonomia
e soddisfazione? Aderirebbero anche in cambio di niente. Basterebbe
riconoscergli un piccolo reddito d’esistenza, assegnargli degli alloggi, magari
dentro al centro storico così che non sia più solo un parco per turisti ma
torni ad essere un luogo vivo, operoso, rallegrante; e poi si potrebbe farli
mangiare in delle mense collettive di qualità, dove a fornire la verdura, la
farina, il vino potrebbero essere le azienda del territorio, anche queste
condotte da dei giovani sammarinesi secondo le nuove tecniche di agricoltura
ecosostenibile.

È una
suggestione, certo. Ma che potrebbe trovare una sua realizzazione anche domani
e riportare un po’ di senso là dove ormai tutto è assurdo, tutto è lecito e
tutto è permesso.

 

Luca Lazzari –
Sinistra Unita

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy