Sinistra Unita sulla Finanziaria 2011

Sinistra Unita sulla Finanziaria 2011

Il progetto di legge sulla previsione di bilancio per il 2011 presentato in prima lettura al Consiglio Grande e Generale dal Segretario Valentini non è né mediabile, né migliorabile attraverso un processo negoziale. L’unico modo per cui possa essere considerato è il suo ritiro.
La situazione del Paese è grave, il Patto lo ha fatto precipitare in black list. Black list significa enormi difficoltà negli scambi intercommerciali, costi aggiuntivi per le aziende e zero attrattività del sistema. Le entrate sono degradate bruscamente – e in maniera tutt’altro che imprevedibile –  e di conseguenza le risorse del bilancio dello Stato si sono contratte in termini preoccupanti.
Questa crisi doveva essere affrontata per tempo, dovevano essere coinvolte e responsabilizzate la cittadinanza e le forze sociali ed economiche, dovevano essere valutate le criticità del sistema e individuate le risorse necessarie a superare la crisi. Niente di tutto questo è stato fatto. Dal Governo è arrivato esclusivamente un irresponsabile atteggiamento teso a tranquillizzare la cittadinanza per esigenze di tenuta di consenso. Oggi questo ritardo lo si paga caro e lo si paga in tutta la sua gravità.
E se il Governo con la bocca richiama tutti alla responsabilità, con il pugno colpisce esclusivamente i lavoratori dipendenti sia sul piano del prelievo fiscale che su quello delle imposte indirette. Nessuna traccia di provvedimenti che tocchino i triangolatori, gli speculatori, i trafficanti di licenze, i fatturieri, i demolitori del territorio, gli approfittatori della manna Pubblica, i privilegiati e i farabutti di ogni specie. Solo una prelievo addizionale sull’IGR che le recenti statistiche CSU e Camera di commercio dimostrano, dopo il collasso del sistema finanziario, essere quasi unicamente tutta ricchezza prodotta dal lavoro dipendente.
Per di più la maggioranza viene a meno ai suoi impegni presi con il mondo del lavoro e ad impostazioni che sembravano condivise anche dalla maggioranza stessa sulla necessità di rinsaldare in questa fase un nuovo Patto Sociale per rifondare San Marino su basi eque, di onestà e moderne.
Inoltre, l’eccessivo ed intollerabile rimando alla decretazione per la realizzazione dei contenuti della legge di bilancio, pone seri interrogativi sulla reale prevedibilità in termini economici degli interventi proposti.
Sinistra Unita per tutti questi motivi ha deciso di presentare nel Consiglio di dicembre una contro-finanziaria che si basi su principi di equità reali e che crei i presupposti per  uno sviluppo sostenibile della nostra Repubblica.
Sinistra Unita

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