Si è riunito ieri sera il Consiglio Direttivo di Sinistra Unita.
All’esame dell’assemblea è stato posto il difficilissimo momento che il nostro paese sta vivendo, in seguito alle azioni della Procura di Forlì, delle prese di posizione di Banca D’Italia e della trasmissione Report.
Sinistra Unita ritiene che l’atteggiamento responsabile non sia quello di mettere la testa sotto la sabbia e negare i problemi del nostro Stato soprattutto in relazione ai rapporti con le realtà a noi vicine ed in particolare con l’Italia; non è quello di inveire contro le procure o contro Report, non è quello di scaricare i vertici CARISP e nemmeno quello di dare vuote solidarietà al sistema senza agire per risolvere le cause che hanno portato a questa situazione.
L’atteggiamento responsabile è quello che parte dall’analisi dei motivi che hanno scatenato questi ripetuti attacchi, per delimitarne i contorni in maniera chiara ed oggettiva e mettere in atto iniziative forti per depotenziare tutte le possibili cause che hanno dato il via a questo accerchiamento.
Report ha sicuramente distorto alcune situazioni e soprattutto non ha evidenziato nessun aspetto positivo della nostra Repubblica, ma non si può non sottolineare che le affermazioni del Segretario alle Finanze Gabriele Gatti hanno ulteriormente e gravemente minato la fiducia e la credibilità di San Marino.
E’ urgente in questo momento uscire dalle ipocrisie degli schieramenti, della difesa a tutti i costi della propria parte e della polemica con l’altra parte politica, è necessario uscire dai confini delle coalizioni per difendere San Marino, oggi non è in gioco una vittoria elettorale, o il potere del Governo, oggi è in gioco il futuro di San Marino.
Per tutelare il sistema efficacemente non serve chiudersi a riccio in difesa di tutto quanto l’esistente, ma riconoscere le criticità e i punti deboli del nostro sistema economico e lavorare per colmare le lacune, riaffermando nel contempo la nostra sovranità a difesa delle nostre peculiarità statuali che, una volta eliminati i fenomeni distorsivi, nessuno può mettere in discussione.
Il paese il 9 Novembre ha votato e Sinistra Unita è certa che a distanza di soli 6 mesi oggi i sammarinesi sono pienamente consapevoli della necessità di un totale e completo rinnovamento che il 9 Novembre non è avvenuto, ed è consapevole che oggi è necessario “essere sammarinesi” e fare fronte comune per risolvere le emergenze che stiamo vivendo.
A fronte delle aperture fatte da Sinistra Unita nei confronti di esponenti della maggioranza, si è sempre risposto con atteggiamenti di chiusura e di arroganza.
Persino ieri il Capogruppo di AP lanciandosi in una disperata quanto inutile difesa di Gabriele Gatti, quasi a volere dare prova di fedeltà dopo anni di scontri, arriva a confondere gli eventi recenti, dimenticandosi che l’ordine del giorno di “censura” a Stolfi giunse dopo che AP aveva già sfiduciato l’intero Governo, mandando a casa non solo il Segretario agli esteri ma anche il suo stesso Segretario all’Industria.
Per fortuna da altre componenti della maggioranza e della stessa AP giungono segnali di maggiore buon senso che Sinistra Unita apprezza e ritiene possano essere utili a rilanciare un dialogo senza pregiudiziali e senza indugiare ancora sul rimpallo delle responsabilità, fermo restando che SU non ha nulla da temere dalla “ricerca storica” nella consapevolezza che ognuno può distinguere le responsabilità di chi ha cercato in poco tempo di raddrizzare la rotta e chi per vent’anni ha ignorato i campanelli d’allarme approfittando al contrario delle situazioni critiche.
Ora è invece necessario mettere in campo tutte le forze positive della Repubblica per recuperare una condizione di emergenza di proporzioni storiche e siamo certi che le pressioni dei veri sammarinesi faranno si che il fronte comune per la difesa di San Marino si potrà allargare nella direzione della credibilità, del cambiamento per riaffermare con non a parole ma con i fatti la Dignità di San Marino e dei Sammarinesi.
Sinistra Unita
San Marino 13 maggio 2009