Sintesi del decreto Mussoni sul lavoro a San Marino

Sintesi del decreto Mussoni sul lavoro a San Marino

Nell’incontro con la stampa di
oggi, prima di entrare nel dettaglio del Decreto Legge approvato martedì scorso
dall’Esecutivo, il Segretario di Stato Francesco Mussoni ha voluto ripercorrere
i momenti salienti di questi suoi primi 3 mesi alla Segreteria di Stato al
Lavoro. Diversi gli interventi promossi dalla Segreteria di Mussoni, che hanno
dato un forte impulso al settore lavorativo; “le iniziative” – ha sottolineato
il Responsabile politico – “sono state portate avanti nella convinzione della
necessità del dialogo e della concertazione”. L’aumento spropositato, a partire
dal mese di marzo 2011, dei lavoratori in mobilità e in cassa integrazione e la
chiusura di sempre più aziende sono stati i due motivi principali che hanno
spinto il Segretario di Stato ad accelerare i tempi per intervenire in un
settore strategico per il Paese. “In questo contesto” – ha spiegato Mussoni – “si
inserisce il Decreto Legge adottato, che nei prossimi giorni si perfezionerà
con la promulgazione da parte dell’Ecc.ma Reggenza ed entrerà immediatamente in
vigore”. A questo dovranno poi seguire delle circolari applicative emanate
dall’Ufficio del Lavoro, in modo che alla riapertura delle aziende lo stesso
possa essere effettivamente utilizzato a beneficio delle aziende e dei
lavoratori.

“Da parte mia non c’è né la
volontà, né l’interesse di scendere in polemica. Nella consapevolezza della
crisi che i lavoratori e le imprese vivono, il mio dovere in qualità di
Segretario di Stato al Lavoro e la mia priorità in questa fase delicata è
quella di dare delle risposte a chi le chiede, pur nell’ambito delle regole e
delle facoltà a me concesse”. Non si tratta in maniera più assoluta di
un’esclusione di apertura in tema di riforma del mercato del lavoro, ha
puntualizzato Mussoni. C’è invece la fermezza ad intervenire con l’intento di
rimuovere certe rigidità tipiche che non permettono al sistema di funzionare al
meglio. Il ché significa semplificare le procedure e, sulla base dei principi
accolti dall’Ordinamento sammarinese, “regolarizzare il regolarizzabile”,
incentivando le imprese ad assumere a tempo indeterminato. I vantaggi sono
molteplici: per la tranquillità lavorativa del dipendente innanzitutto, ma anche
per l’imprenditore, cui il Decreto Legge riconosce sgravi contributivi a fronte
del perdurare di certe situazioni lavorative e, non da ultimo, per il sistema
del collocamento, i cui uffici si vedono alleggeriti da procedure che a tutt’oggi
sono ormai prive di efficacia.

Il provvedimento legislativo avrà
validità di 90 giorni dal momento della sua entrata in vigore: termine entro il
quale il Segretario di Stato Mussoni si è detto aperto a correzioni e modifiche
che possano migliorarlo, consapevole di aver dovuto forzare i tempi e le
procedure tramite l’adozione di un Decreto Legge, pur nell’interesse e nel bene
del Paese.  “Non so se questo Decreto
Legge è la risposta perfetta; sicuramente avrà dei limiti e valutazioni
diverse. E’ comunque una risposta di cui il Paese ora ha bisogno”.

Luciano Angelini, Professore
Aggregato di Diritto del Lavoro all’Università degli Studi di Urbino e
consulente della Segreteria di Stato al Lavoro, ha illustrato nel dettaglio il
Decreto Legge. Di seguito a grandi linee le principali novità introdotte, che
non intervengono sulla legislazione vigente ma apportano solamente dei
correttivi in nome di una maggiore flessibilità e sburicratizzazione delle
dinamiche e dei metodi ad oggi utilizzati.



Decreto “Interventi urgenti per
la semplificazione e l’efficienza del mercato del lavoro”, composto da IV
titoli principali, oltre alle disposizioni generali e finali.

 

I titolo – Misure per l’efficienza del mercato del lavoro

L’accesso al mercato del lavoro
sarà possibile attraverso un’ulteriore modalità, che andrà ad affiancare la
cosiddetta richiesta generica: la “comunicazione nominativa”, attraverso cui
l’impresa, una volta individuata fra i sammarinesi e i residenti la figura
professionale ritenuta più idonea a svolgere determinate mansioni, potrà
direttamente procedere con l’assunzione dandone comunicazione all’Ufficio del
Lavoro che verificherà successivamente il possesso dei requisiti richiesti
dalla Legge. In tal modo si favorisce l’incontro fra domanda e offerta, si
valorizzano le competenze e la professionalità della persona, pur non
intervenendo né sulle graduatorie, né sui requisiti per la cosiddetta “chiamata”.

 

II titolo – Nuovi strumenti per l’inserimento lavorativo e
l’innalzamento dei livelli occupazionali

Frontalierato – Il modello
introdotto dal Decreto Legge mantiene il limite attualmente in uso per
l’accesso di lavoratori frontalieri nelle aziende (nel rapporto di 50
sammarinesi, 50 frontalieri). Tuttavia, nell’ambito del 50% dei frontalieri
assumibili, l’imprenditore potrà assumere direttamente nei limiti del 30% dei
lavoratori sammarinesi già dipendenti a tempo indeterminato. Da qui, un duplice
vantaggio: per l’aumento del numero dei lavoratori sammarinesi assunti a tempo
indeterminato e per l’alleggerimento procedurale nelle assunzioni. Sarà poi
competenza della Commissione per il Lavoro modificare eventualmente le
percentuali suddette in presenza di lavoratori disponibili nelle liste di
avviamento al lavoro.

Stage – Le aziende che decideranno
di assumere i diplomandi e i laureandi al termine del loro stage potranno
beneficiare di sgravi contributivi rapportati al tipo di assunzione: se a tempo
determinato o indeterminato. Un modo per agevolare economicamente le aziende e
renderle più propense alla formazione sul campo dei giovani; forze lavorative
su cui l’impresa investe e che tende a fidelizzare.

Borse di Studio – Posto il
limite massimo dei 18 mesi per i soggetti da formare in addestramento. La retribuzione,
sulla base dei vigenti contratti collettivi di lavoro, parte dal 50% dei primi
3 mesi ed aumenta trimestralmente fino a raggiungere l’80% dello stipendio.

Part time – In quanto al lavoro
a tempio parziale, il Decreto Legge cerca di favorire la richiesta del
lavoratore dipendente di ottenere la trasformazione temporanea del proprio
rapporto di lavoro a tempo pieno in tempo parziale, per consentire allo stesso
di  soddisfare le esigenze di cura
personale e sociale e con la possibilità, per il datore di lavoro, di
beneficiare di sgravi pari al 50% dei contributi da versare sul nuovo rapporto a
part time attivato per coprire la riduzione di orario; sgravi che possono
arrivare fino al 75% se il lavoratore rientra nelle cosiddette fasce “deboli”.

 

III titolo – Disposizioni correttive ed integrative della Legge 31.3.2010
n. 73 e del Decreto Legge 5.5.2010 n. 80

Si mira ad un controllo più
efficiente ed efficace dell’utilizzo degli strumenti a disposizione delle
aziende in difficoltà; la cassa integrazione e la mobilità, introducendo
strumenti che possano in parte correggerne le distorsioni.

Inoltre, all’azienda che assume a
tempo indeterminato un lavoratore in mobilità e in disoccupazione – assunzione
fortemente incentivata dal Decreto – viene riconosciuto uno sgravio
contributivo importante, sempre che il periodo di assunzione superi i 24 mesi.
In caso contrario il datore di lavoro è tenuto a rimborsare allo Stato le
agevolazioni di cui hai beneficiato.

 

IV titolo – Nuove norme sul contrasto al lavoro sommerso e irregolare

L’intento è quello di far
emergere e contrastare il lavoro nero, soprattutto attraverso l’inasprimento
delle sanzioni a carico dei datori di lavoro, fino al caso limite della
sospensione della licenza. Nell’ambito della filosofia complessiva del Decreto
si inserisce a pieno titolo la facoltà data all’imprenditore, entro un periodo
di tempo determinato, di regolarizzare la propria posizione ove possibile e nel
rispetto della legislazione vigente.

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