Sole 24 Ore, “Il Titano resta nella black list”, Marco Mobili

Sole 24 Ore, “Il Titano resta nella black list”, Marco Mobili

Sole 24 Ore

“Il Titano resta nella black list”

Marco Mobili

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Per San Marino la via d’uscita dalla black list è una sola: quella della trasparenza. E’ lo stesso ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che, con una breve nota diramata ieri, precisa il reale peso della lettera di augurio inviata nei giorni scorsi al neo segretario di Stato alle Finanze del Titano, Pasquale Valentini: «La repubblica di San Marino resterà ad ogni effetto nella black list italiana fino a quando non saranno formalmente e sostanzialmente in vigore tutte le norme necessarie per integrare gli standards internazionali legali,fiscali,antiriciclaggio,eccetera». Nella lettera inviata a Valentini, il ministro Tremonti aveva indicato la strada precisando che per costruire i rapporti tra i due Stati è preliminare la definizione di comuni obiettivi. Definizione che, scrive ancora Tremonti, deve essere «essenzialmente mirata alla fine del segreto bancario attraverso lo lo scambio automatico delle informazioni di modello europeo» (veda «il Sole 24 Ore» di ieri).

Dalla Rupe non si è fatta attendere la replica. Come riferito all’agenzia di stampa Radiocor, per Valentini la nota di via XX settembre «sembra quasi smentire la disponibilità colta nella lettera inviata dal ministro Tremonti nei giorni scorsi. Mi domando cosa sottintenda tutto questo». Valentini sottolinea ancora che San Marino «tutti questi standard già li sta applicando; il 90% delle cose richieste sono già in essere, in attesa della ratifica degli accordi in materia di collaborazione finanziaria e sulla doppia imposizione con l’aggiunta delle modifiche previste dallo standard Ocse. C’è un accordo già parafato in attesa di ratifica a cui andranno aggiunte le integrazioni sullo scambio automatico di informazioni nel settore bancario. Strada che vogliamo perseguire – aggiunge Valentini – all’interno del quadro normativo che dobbiamo chiudere».

La strada della trasparenza resta l’unica possibile. L’obiettivo è approvare il “pacchetto trasparenza” prima che siano operativi dal 1°luglio i nuovi obblighi di comunicazione imposti dal Dl incentivi. «Noi chiediamo di chiudere – gli accordi conclude Valentini e di essere esclusi dalla black list. Ma non dipende da noi, dipende anche dall’Italia».

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