Soroptimist San Marino alla 12^ Biennale d’architettura di Venezia

Soroptimist San Marino alla 12^ Biennale d’architettura di Venezia

Comunicato Stampa
San Marino, 26 agosto 2010

Arte africana e design italiano: il Rwanda inaugura il suo padiglione presentando un progetto creato con l’aiuto e la collaborazione del Club Soroptimist del monte Titano

E’ la prima presenza di un Paese africano alla biennale veneziana con un proprio padiglione. A raggiungere il risultato è il Rwanda, nazione centroafricana teatro negli anni ’90 di un terribile genocidio. L’inaugurazione del suo padiglione è prevista questo sabato (28 agosto, ore 18.00, Magazzini Ligabue, Università Iuav di Venezia) ed al suo interno i visitatori troveranno quanto realizzato negli ultimi tre anni dal progetto “Atelier Rwanda”. L’iniziativa è partita tre anni fa grazie all’impegno umano e culturale del Soroptimist di San Marino, dal 1993 gemellato con l’analogo club della capitale rwandese, Kigali, e a cui dallo scorso anno hanno voluto offrire il loro contributo anche l’Unione Italiana ed altri club Soroptimist d’Europa.

“Siamo presenti in Rwanda da 17 anni e dal 2007 cerchiamo di coniugare la straordinaria tradizione artigianale delle donne rwandesi nella lavorazione delle fibre vegetali, con il design del nostro Paese – spiega Mara Verbena, presidente del club Sammarinese – abbiamo cominciato chiedendo collaborazione ai docenti della nostra Università. Gli studenti sono stati condotti ad elaborare prototipi chiamati “Gioielli nel verde” e sono stati poi organizzati seminari e workshop al Centro San Marco di Kigali. Nel tempo si sono uniti a noi la Fondazione Claudio Buziol con il coordinamento scientifico del professor Gaddo Morpurgo, l’ateneo veneziano e il Kigali Institute of Science and Technology. Il nostro obiettivo era potenziare, nell’ambito della progettazione architettonica e del design, gli scambi culturali tra Europa e Africa e valorizzare le risorse e le capacità lavorative della popolazione del Rwanda”.

Saranno in mostra a Venezia lavorazioni tradizionali rwandesi, come l’Agaseks K’uruhindu, con cui si sono creati gioielli ad alto valore commerciale ed esempi di come l’uso delle foglie e della corteccia del banano siano ottimi materiali per costruire componenti edilizie.
Sull’efficacia del progetto e sul ruolo centrale svolto, nella sua ideazione e nella sua realizzazione, dal Soroptimist della Repubblica della Libertà e dai club italiani, è arrivato il riconoscimento prima della Federazione europea per il club di San Marino che ha iniziato questo progetto, poi in questi giorni e’ arrivato il riconoscimento della Federazione Internazionale Soroptimist, che ha insignito San Marino e l’ Italia per “Atelier Rwanda” dell’International Best Praticse Award, il riconoscimento riservato ad iniziative che si contraddistinguono per valore dei risultati raggiunti, novità, replicabilità e sostenibilità.

All’inaugurazione veneziana oltre alla presidente mondiale Hanne Jensbo e quella incoming europea Kathy Kaaf sarà presente anche una delegazione del club sammarinese, che ha in programma a San Marino (3-4-5 settembre Monastero di Santa Chiara) una tre giorni dedicata ai temi della solidarietà, della cultura e dell’educazione ambientale.

Ufficio Stampa Soroptmist San Marino

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