Sport e Disabilità: basta con le discriminazioni e le ambiguità all’interno della Federazione Sammarinese Sport Speciali, il CONS ha il dovere di dare una risposta.

Sport e Disabilità: basta con le discriminazioni e le ambiguità all’interno della Federazione Sammarinese Sport Speciali, il CONS ha il dovere di dare una risposta.

Su tale argomento avevo denunciato pubblicamente alcune incongruenze nella nostra realtà, diversi anni fa. Oggi, il persistere di talune situazioni inammissibili, mi induce a ritornare sull’argomento con maggior responsabilità, visto anche il ruolo di Consigliere della Repubblica che ricopro. 
Essendo venuto a conoscenza delle reiterate divergenze tra la Federazione Sammarinese Sport Speciali (FSSS) ed il Comitato Paralimpico Sammarinese (CPS), che hanno portato quest’ultimo a decidere, ai sensi dell’Art.38 comma b, dello Statuto Federale, di disaffilliarsi dalla FSSS (così come fece già l’Associazione Attiva-Mente nel 2006), ne vorrei parlare di proposito apertamente, auspicando che in tale maniera, ciò possa giovare a scuotere le menti di coloro ai quali compete la gestione ed il governo dello Sport sammarinese.
L’argomento quindi è prettamente sportivo e mi rendo conto che è un tema del tutto secondario rispetto ai problemi che stanno attanagliando San Marino in questi mesi, ma visto gli aspetti fuori del comune che una certa situazione continua ad assumere da diversi anni, è arrivato il momento di chiedere alcuni chiarimenti a chi di dovere, (senza ancorché dimenticare che una Legge Quadro, se non una vera e propria Riforma in materia di Sport, a San Marino è più che attesa da anni).
Dicevo, il “caso” è certamente irrilevante per le sorti di San Marino, ed anche per questo, per ora, preferisco evidenziarlo da semplice cittadino, senza adottare insomma quegli strumenti che sono ad appannaggio di chi è in Consiglio, Interpellanze, Interrogazioni ecc.
La singolare situazione riguarda la FSSS, un Ente sportivo pubblico che dovrebbe curare in maniera equanime, gli interessi sportivi di TUTTE le persone con disabilità, ma che stranamente invece, si è conformata nel tempo a Special Olympics (un settore che si occupa esclusivamente di disabilità intellettiva e non pratica discipline a livello agonistico), intraprendendo così, un percorso che non trova pari riscontro altrove.
Infatti, non esiste al mondo alcuna Federazione Sportiva Statale, deputata a gestire lo sport per TUTTE le persone disabili, che si sia modellata nel tempo “ad immagine e somiglianza” di Special Olympics, come invece è successo a San Marino. E viceversa, non esiste al mondo nessuna sezione nazionale Special Olympics che si sia praticamente impossessata della Federazione di Stato per le proprie attività, come è avvenuto invece nel tempo a San Marino. 
Il problema grave. è che si sta vanificando il lavoro di ragazzi e delle ragazze che hanno fatto nascere e stanno cercando di far muovere i primi passi al CPS, che invece si occupa di attività agonistica.
Per far comprendere a chi non lo sapesse, la differenza tra le due realtà, riporto in questo scritto un trafiletto, peraltro ripreso dal sito di Special Olympics Italia, che in modo chiaro spiega come sono e come dovrebbero essere le cose anche qui a San Marino: “Special Olympics è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, così come il Comitato Paralimpico. Le due sono organizzazioni separate e distinte. Diverse le premesse, diversa la filosofia che muove le due organizzazioni. Mentre il Comitato Paralimpico opera coerentemente con i criteri dei Giochi Olimpici con gare competitive, Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello (locale, nazionale ed internazionale), è un Programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati.”
Special Olympics San Marino è una realtà che fa un attività, seppur non agonistica,  encomiabile e di assoluto valore sul nostro territorio che coinvolge diversi ragazzi e ragazze con disabilità mentale, ma esistono anche altre forme di disabilità, fisiche e sensoriali che devono essere allo stesso modo riconosciute e sostenute. Io penso che la Federazione Sammarinese Sport Speciali sino ad oggi avrebbe dovuto fare la Federazione Sammarinese Sport Speciali, e Special Olympics San Marino deve fare Special Olympics San Marino, senza mimetizzarsi alla bisogna creando solo ambiguità.
So addirittura, che ci sono stati anche alcuni “inconvenienti” di carattere economico, ma non è di questo che voglio parlare, io ne faccio un discorso di forma, e non di sostanza. 
E’ impossibile continuare a far convivere le due realtà all’interno della FSSS, specie in presenza di dette anomalie, se così non può funzionare, è molto meglio separare le strade tra Special Olympics e Paralympic (così come del resto avviene con pieno rispetto reciproco tra le due parti, dappertutto nel mondo) e che il CONS decida di anno in anno il sostegno che reputa congruo all’attività svolta da entrambi. La FSSS in questo modo non avrebbe neanche più ragion di esistere.
Il sottoscritto, è anche Presidente di un Associazione Sportiva e Culturale, Attiva-Mente, la quale in passato, ancor prima di dare impulso alla nascita del CPS, aveva già denunciato talune anomalie nella concezione e nella gestione della FSSS, contestando situazioni discriminatorie all’interno di essa, che invece di favorire, ostacolavano lo sviluppo di altri soggetti sportivi presenti in Repubblica. All’epoca, tale contestazione “tra disgraziati”, si sopì dopo diversi incontri che avevano coinvolto anche il Governo ed il CONS, con la soluzione mediata di avviare un tentativo di coesistenza di entrambi i soggetti (il neonato Comitato Paralimpico Sammarinese e Special Olympics San Marino) all’interno della FSSS su base paritaria. Purtroppo però, neanche quest’ultima Dirigenza è stata capace ancor oggi di comprendere che quella illogica egemonia più sopra descritta, andasse in qualche modo equilibrata, infatti le cose ad oggi non sono sostanzialmente cambiate, ed il tentativo purtroppo di coabitare appare fallire.
Ora, io non voglio polemizzare sul perché o per come tutto ciò nel tempo sia potuto accadere, a me interessa cosa succede da oggi in avanti, e credo che talune perplessità  meritino una risposta da parte del CONS:
Come mai ad esempio, Special Olympics San Marino non risulta tra i soggetti affiliati alla FSSS al pari del CPS? Non sarà mica che Special Olympics San Marino e FSSS sono sostanzialmente la stessa cosa?! O forse Special Olympics San Marino è stato esentato dall’affiliarsi per superare il problema delle incompatibilità (Art.10 dello Statuto Federale)?
Come mai chi di dovere, non vuole comprendere che tale impostazione della FSSS, che vede praticamente affiliato il CPS a Special Olympics, risulta inconcepibile all’International Paralympic Comitte (IPC) che si occupa di sport agonistico per disabili a livello internazionale?
Come mai, chi di dovere, continua a sostenere la tesi secondo la quale, tale situazione è giustificata dal fatto che ci sono ancora poche persone a San Marino che fanno discipline paralimpiche (anche le persone con disabilità intellettiva possono partecipare alle discipline agonistiche paralimpiche, comprese le Paralimpiadi, e la FSSS questo lo sa benissimo)? Una tesi ancor più assurda questa, perché sino a quando il sistema rimarrà tale, di persone con disabilità diversa da quella mentale, incoraggiate a fare sport, ce ne saranno sempre di meno. Vogliamo andare verso l’estinzione?  
Bene, in attesa che qualcuno vorrà dirmi che ciò che ho scritto così non è, e vorrà darmi qualche risposta convincente per quanto riguarda lo Sport sammarinese e la Disabilità, confido che San Marino sia conseguente alle belle parole espresse al Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, nonché Segretario Generale Paralympic Europa, e vice Presidente del CONI, l’Avv. Luca Pancalli,  al quale il nostro Stato ha conferito anche un Onorificenza, ed auspico che il CONS si attivi per risolvere questa distorsione che sta mortificando il lavoro gratuito e volontario di un gruppo di cittadini e cittadine, disabili e non, che fanno parte del CPS, ai quali va per quel che può valere, tutta la mia solidarietà. 
Mirko Tomassoni
fonti utili alla comprensione:
www.fsss.sm ,  www.specialolympics.sm
 
www.specialolympics.it , www.specialolympics.org
www.comitatoparalimpico.it , www.paralympic.org
 
www.paralympic.sm

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