Stabilizzazione: “ancora figli e figliastri”

Stabilizzazione: “ancora figli e figliastri”

Stabilizzazione: “ancora figli e figliastri”
Siamo un folto gruppo di precari professionisti titolati dell’ISS che si sente profondamente discriminato dalle scelte che si stanno profilando relativamente alla prossima stabilizzazione dei dipendenti della PA.”
Questa stabilizzazione prevedere la cancellazione di tutto il maturato precedente la data del 19 febbraio 2003 ed un periodo di stabilizzazione diverso a seconda delle professioni.
Forse i cittadini sammarinesi non sanno che molti tra i medici (per esempio gran parte dei medici della medicina e delle specialistiche, della radiologia e….) ed i farmacisti ISS sono precari. Questi professionisti, che già da diversi anni (fino a 10 anni!!!!) lavorano all’ISS non verranno stabilizzati perchè hanno contratti a termine e non incarichi facendo riferimento in questa scelta ad un organico che risale a 20 anni fa e non ad un atto organizzativo nel quale si delinea già da tempo la nuova organizzazione di un ospedale che, per la fortuna di tutti, è evoluto acquisendo competenze non previste nella precedente pianta organica. Questi professionisti, alcuni dei quali responsabili di moduli funzionali, già discriminati negli anni da una precarietà con la quale non hanno maturato scatti di anzianità percependo una stipendio qualche volte fino a metà dei colleghi stabilizzati che svolgono lo stesso lavoro, subirebbero anche la beffa di non vedere riconosciuti i loro diritti neanche con questa stabilizzazione.
Una nota di demerito oltre al congresso di Stato va anche al sindacato che troppo impegnato nel garantire i diritti di alcuni lavoratori ha dimenticato un principio sacrosanto quello dell’universalità dei diritti umani che non valgono in base ai numeri di quanti saranno stabilizzati ma devono essere applicati su ognuno senza disparità e pregiudizi!
Negando appieno questo metro di giudizio vi chiediamo di prendere immediate posizioni e di evitare l’ennesimo scempio, auspicando che una buona volta si punti sulla meritocrazia per risollevare le sorti del nostro Paese! Alla nostra richiesta di una stabilizzazione con criteri di chiarezza ed equità il Segretario “non ci ha risposto” con l’impegno di portare avanti dei concorsi successivamente alla stabilizzazione. I concorsi li aspettiamo con ansia dal 2003 ma in questo momento ci sembra quasi offensivo utilizzare i concorsi come uno strumento correttivo di una stabilizzazione che si farà ora e che ancora una volta farà “figli e figliastri”.”
Se punto di non ritorno deve essere, se veramente si vuole riconoscere diritti a persone e non a numeri, l’unica strada percorribile è che tutti coloro che si trovano in una condizione di precariato già da anni e che ricoprono ruoli indispensabili siano riconosciuti, senza trattamenti discriminanti.
PRECARI ISS

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