Stefania Craxi a San Marino

Stefania Craxi a San Marino

San Marino, 8 feb.- “I rapporti tra Italia e San Marino
dipendono soprattutto dalla stabilita’ e dalla volonta’ di
progresso di San Marino”. Stefania Craxi, sottosegretario agli
Esteri, non si sbottona oltre sui delicati rapporti tra i vicini
di casa perche’, spiega ai cronisti che la incalzano,
“sconfinerei in deleghe che non mi appartengono”. Il
sottosegretario, oggi in tour elettorale tra la Romagna e le
Marche, sceglie il Titano per compiere una sosta di cortesia,
ospite in mattinata del World Trade Center San Marino “come
presidente della Fondazione Craxi”, sottolinea lei.
Sui rapporti tra i due Paesi non vuole scendere nei
particolari perche’, chiarisce: “Non sono in visita ufficiale
come sottosegretario per gli Affari esteri”. E’ qui in veste
informale, per aver accolto l’invito del Wtc, in occasione della
mostra fotografica allestita per celebrare i dieci anni dalla
scomparsa del padre, Bettino Craxi.
Le poche e dosate parole sui rapporti tra Italia e Titano
tralasciano comunque trasparire una certa conoscenza delle
recenti criticita’ all’interno della maggioranza e dell’esecutivo
sammarinese. Ma soprattutto, esplicitano i dubbi italiani
sull’intenzione di cambiare da parte della piccola Repubblica.
Allo stesso modo, il sottosegretario non si dimostra sorpresa a
chi le fa notare che il ministro Giulio Tremonti “non e’ stato
tenero con San Marino”, rispetto alla risposta all’interpellanza
del senatore Walter Vitali (Pd) sul futuro del gruppo Delta, che
risale alla settimana scorsa. “Lo immagino- risponde smorzando i
toni con una risata- non e’ tenero con nessuno”.
Diversamente, il presidente della Fondazione Craxi preferisce
dilungarsi nel raccontare la “deviazione piacevole” al Wtc di
Dogana, dove ha partecipato a una tavola rotonda con i
rappresentanti degli industriali sammarinesi e del riminese.
Presenti infatti Carlo Giorgi, segretario Anis, e Maurizio
Focchi, Confindustria Rimini. A portare i saluti dell’esecutivo
e’ stato invece Marco Arzilli, segretario di Stato per
l’Industria e il commercio.
Infine, il giro dei saluti si
conclude con i rappresentanti del Partito socialista riformista
sammarinese: Simone Celli, segretario, e Paolo Crescentini,
capogruppo. E proprio la situazione dei socialisti sul Titano sta
a cuore alla presidente Craxi: “La diaspora dei socialisti in
Italia li ha portati a non contare piu’ nulla, cosi’ nel 2005,
quando venni a San Marino al congresso di unificazione, li
ammonii di non seguire il nostro esempio”. Ma sottolinea: “Il mio
ammonimento e’ caduto nel vuoto”.
Rispetto all’incontro con gli industriali, Craxi spiega di
aver portato le sue idee e i suoi suggerimenti, in qualita’ di
esperta dei Paesi del mediterraneo e del medio oriente: “Sono
Paesi molto adatti all’internazionalizzazione per le piccole e
medie imprese, italiane e sammarinesi- spiega- perche’ piu’
facili da approcciare per aziende che non possono permettersi
investimenti a lungo termine”. Di qui, il consiglio: creare
consorzi per compiere gli investimenti che consentano di
affrontare quei mercati. Ma anche “aprire un rapporto con l’Ice”,
suggerisce il sottosegretario, idea gia’ lanciata dal ministro
per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola. “E’ una strada-
conclude- che consiglio di proseguire e rafforzare”.

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