Ieri una partecipata Assemblea dei Soci (il 70% circa del capitale) della Asset Banca, l’istituto di credito della Repubblica di San Marino coinvolto nell’indagine Re Nero, ha riconfermato Stefano Ercolani nella carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Barbara Tabarrini in quella di Direttore. Ercolani e Tabarrini si erano autosospesi dagli incarichi a seguito del loro arresto nella notte fra il 4 e il 5 gennaio 2008.
Le accuse mosse dal procuratore Fabio Di Vizio e dal giudice per le indagini preliminari Rita Chierici da Forlì a molti arrestati e indagati erano pesanti: associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di attività bancaria e finanziaria abusiva, ostacolo alle autorità pubbliche di vigilanza, riciclaggio di danaro di appropriazione indebita, raccolta del risparmio ed esercizio del credito abusivi, riciclaggio e falso.
Il Resto del Carlino ritiene che la riconferma di Ercolani e Tabarrini sia ‘un gesto che suona come una sfida aperta alla magistratura italiana‘ e, in quanto a responsabilità, pare tirare in ballo, quasi come ‘correo’, nella vicenda, la Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Un sospetto, questo, che le autorità della Repubblica di San Marino non possono non rigettare.
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