Su Mario Fantini gli ‘squali di Milano e di San Marino’

Su Mario Fantini  gli ‘squali di Milano e di San Marino’

La Tribuna Sammarinese titola:  Ieri i funerali di Mario Fantini scomparso martedì scorso per l’insorgere di un’improvvisa malattia  / Il figlio: “Mio padre pugnalato alle spalle dagli squali di Milano e di San Marino” / Centinaia di persone alle esequie del capo carismatico di Cassa di Risparmio e creatore del gruppo Delta: pochi i sammarinesi, assenti le istituzioni

La chiesa dell’Antoniano di Bologna ha ospitato ieri i funerali di Mario Fantini, ex Ad di Cassa di Risparmio.

La grande chiesa era gremita di persone, soprattutto donne e uomini di 30/40 anni, tutte visibilmente commosse. Persone che si scambiavano cenni di saluto, qualche abbraccio, in ogni caso segni non convenzionali fra le solite figure che si incontrano di solito ad un funerale, parenti, conoscenti. Piuttosto i presenti apparivano come appartenenti ad una grande squadra. Dentro la chiesa di Sant’Antonio si è riprodotta per il tempo delle esequie l’anima di Delta, il gruppo demolito dalla aggressione dei poteri veramente forti che dominano l’Italia e per esprimersi usano ogni mezzo, istituzioni comprese. Il gruppo dimenticato dalle istituzioni sammarinesi e lasciato morire senza neppure mettere in campo un timido tentativo di difesa. Fra quelle donne e quegli uomini una profonda gratitudine verso il loro capo naturale, morto (ucciso?) dalla inettitudine, dall’impossibilità di contrapporsi a processi che una volta avviati schiacciano anche la più nobile delle speranze.

Il figlio di Mario Fantini dall’altare ha gridato la sua rabbia: “Mio padre come Giulio Cesare, non perchè imperatore, ma per il tradimento subito”. Pugnalato alle spalle dagli squali della finanza che albergano a Milano (ma questi li conosceva e se lo aspettava che lo facessero. Fantini era pronto per affrontarli), “ma – ha detto il figlio – anche da alcuni di San Marino”.  

Leggi la lettera testamento di Mario Fantini

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