Sul Bilancio 2010, Segretario Gatti

Sul Bilancio 2010, Segretario Gatti

Oltre 100 milioni di euro in meno di
entrate tributarie, spesa corrente tagliata di 87 milioni di
euro, grazie alla politica del “polso duro” nella gestione del
personale della Pa. Mentre il disavanzo previsto per l’anno
horribilis resta di 43 milioni di euro. “Alla luce della
situazione stimata per il 2010, e’ un risultato migliore di
quello che ci aspettavamo”. Il segretario di Stato per le
Finanze, Gabriele Gatti, nell’appuntamento settimanale
dell’esecutivo con la stampa, riferisce sui contenuti del
bilancio di previsione 2010, oggi sul tavolo del congresso di
Stato. Le entrate tributarie previste per il 2010 sono di 517
milioni di euro, 109 milioni in meno rispetto alle stime inserite
nel documento dello scorso anno. Invariate quelle
extratributarie, che restano di 68 milioni. Ma rispetto a un anno
fa, anche i preventivi di uscita risultano fortemente ridotti: la
spesa corrente calcolata per il 2010 e’ di 568 milioni di euro,
contro i 655 milioni dello scorso anno, per un taglio complessivo
di 87 milioni di euro. Un risparmio aggiunto di 10 milioni e’
preventivato poi nelle uscite in conto capitale, oggi stimate a
58 milioni.
“Contenimento della spesa e politica del rigore” sono di
fatto, per il segretario di Stato, “gli obiettivi programmatici
da inserire in Finanziaria”. E la ricetta su cui il Titano
scommette per far fronte alla crisi.
“Con la diminuzione delle entrate e
dei dazi- spiega Gatti- con l’acuirsi degli effetti della crisi
economica, bisogna riuscire a contenere il disavanzo e portare
avanti una forte politica di rigore nella spesa corrente”. Cio’
si traduce, in parole povere, nell’imprinting dato ad un
indirizzo di “forte controllo sulla gestione del personale”.
Ovvero: “Non attuare turn over, maggior rigore nell’autorizzare
gli straordinari, favorire il recupero degli orari”. Fermezza,
poi, sulle assunzioni: “Nel 2010 saranno una cinquantina i
pensionamenti- chiarisce il segretario di Stato- se riusciamo a
non sostituirne 30, a fare un ragionamento di riduzione del
privatistico e incidere sullo straordinario, si possono
recuperare numeri importanti”.
All’esame anche altre vie per attingere risorse. “Ci sono
alcuni settori che noi riteniamo strategici, in primis quello
finanziario”. Ma anche aree nuove su cui spostare l’interesse,
come i settori dell’energia rinnovabile e dei rifiuti. “Crediamo
che la collaborazione con il Cnr- prosegue Gatti- possa produrre
nuove entrate o, perlomeno, minori spese”. Novita’ assoluta, poi,
la gestione autonoma delle dogane. Infine, il congresso ha
valutato anche “alcuni aggiornamenti di imposte e sanzioni”. A
riguardo, ha fatto un riferimento il segretario di Stato per il
Lavoro Gianmarco Marcucci. Infine, il congresso ha valutato la
proroga del provvedimento del credito straordinario per le
imprese: il termine per le domande non scadra’ piu’ a dicembre ma
il prossimo 31 marzo. L’esame del bilancio di previsione 2010 si
concludera’ venerdi’, quando l’esecutivo tornera’ a riunirsi.

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