Sul comportamento del Capitano di Castello, protesta della minoranza

Sul comportamento del Capitano di Castello, protesta della minoranza

SUL PROGETTO “VILLA MANZONI” LA GIUNTA DI CASTELLO DI SERRA-VALLE ESAUTORATA DAL SUO STESSO CAPITANO

Noi sottoscritti, nella nostra funzione di membri della Giunta di Castello di Serravalle, rite-niamo nostro preciso dovere, con il presente comunicato, portare a conoscenza della Comunità di Serravalle, ma anche dell’intero Paese, un fatto estremamente increscioso che ha per protagonista l’attuale Capitano di Castello di Serravalle.

Questi i fatti. La Giunta di Castello di Serravalle si è riunita in data 8 settembre u.s. avendo all’Ordine del Giorno, tra gli altri commi, l’esame del Progetto urbanistico relativo a “Villa Manzo-ni”. La documentazione a disposizione della Giunta si rivelava però incompleta, per cui si è deciso di invitare il Capitano di Castello a reperire ulteriore materiale e di rimandare alla prossima riunione ogni altra discussione e/o decisione.

In data 11 settembre, il Capitano di Castello, in assoluto ed inspiegabile dispregio di quanto deciso e – di fatto – esautorando la Giunta delle proprie prerogative istituzionali, ha redatto una sua comunicazione, esibita presso la Commissione per le Politiche Territoriali in sede di esame del Pro-getto “Villa Manzoni”, con la quale esprime l’”orientamento favorevole della Giunta(!)” all’adozione del Progetto medesimo.

Tale dichiarazione, oltre che palesemente falsa alla luce di quanto sopra esposto, ci appare inverosimile, se non ci fosse stata riferita da autorevoli membri della Commissione per le Politiche Territoriali. Ribadiamo che nessuna discussione nel merito del Progetto è stata svolta dalla Giunta, né tanto meno si è pervenuti ancora ad alcun orientamento. Per quanto ci sforziamo, non riusciamo ad immaginare quali possano essere state le motivazioni alla base del comportamento paradossale del Capitano di Castello. Quelle che ci sono venute in mente sono tutt’altro che edificanti. Possiamo intuire che attorno a questo Progetto ruotino interessi notevoli, ma comunque mai tali da giustificare in alcun modo o attenuare la gravità del deplorevole ed inqualificabile arbitrio perpetrato da parte del Capitano di Castello.

Egli, così agendo, è palesemente mancato ai propri doveri d’Ufficio, ha oltraggiato il Rego-lamento della Giunta di cui dovrebbe invece rendersi garante, è contravvenuto ai più elementari principi di democrazia e correttezza di qualsiasi consesso civile, ha ignorato e negletto i diritti di pa-rola, opinione e discussione non solo dei membri di minoranza, ma di tutti i membri della Giunta.

Riteniamo che di fronte a queste evidenze, il Capitano di Castello non possa fare altro che assumersi la responsabilità del proprio comportamento e rassegnare mestamente le dimissioni, scu-sandosi con i membri di Giunta e la Comunità intera.

In ogni altra ipotesi, i sottoscritti membri di Giunta si riservano ogni azione, anche eclatante, per portare a conoscenza della cittadinanza la gravità dell’operato del Capitano di Castello. In que-sto senso non escludiamo di verificare la sussistenza degli estremi di una fattispecie di falsità in atto pubblico per intraprendere un’azione giudiziaria nelle opportune sedi.

I membri di Giunta:
Stefano Palmucci
Renato Rossi
Dalibor Riccardi
Damiano Giannoni

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