Sul discorso dei Capitani Reggenti all’Italia

Sul discorso dei Capitani Reggenti all’Italia

“San Marino ha scelto di muoversi
verso forme di economia piu’ trasparenti, desidera eliminare le
residue difficolta’ esistenti nel sistema, vuole collaborare nel
combattere le frodi, l’evasione fiscale e il riciclaggio”. Quello
che ora serve e’ anche “un’apertura di credito” da parte
dell’Italia, “che consenta alla Repubblica di mantenere un
mercato competitivo, con regole chiare e di continuare ad
attrarre investimenti, mentre fa evolvere la sua economia verso
forme compatibili con i nuovi standard internazionali”. Nel loro
discorso di insediamento, i Capitani reggenti per il semestre 1
ottobre 2010-1 aprile 2011, Giovanni Francesco Ugolini e Andrea
Zafferani, cercano di spronare la vicina Italia ad avere piu’
fiducia nell’azione messa in atto dal Titano.

Gia’ la presenza dell’ex procuratore antimafia Pier Luigi
Vigna come oratore ufficiale e’ indice del “percorso intrapreso
con determinazione nel contrasto al riciclaggio”, sottolineano.
Anche sul Titano, infatti, “la trasparenza e’ diventata una
necessita’” ed e’ stato avviato un “necessario processo di
ripensamento” del sistema. “Il tutto pero’ potrebbe avvenire in
modo piu’ sostenibile e meno traumatico se alcune situazioni
contingenti non contribuissero ad accelerare queste situazioni di
difficolta’. In particolare, alcuni atti e comportamenti adottati
dalla vicina Repubblica italiana”. Atti, spiegano i Capitani
reggenti, come lo scudo fiscale, il decreto incentivi e
l’indisponibilita’ a sottoscrivere il protocollo di modifica
dell’accordo contro le doppie imposizioni.
Ma l’auspicio della piu’ alta carica
dello Stato sammarinese e’ che “a breve possa definirsi a livello
politico il nuovo quadro delle relazioni bilaterali”, con “la
disponibilita’ sammarinese a discutere di tutte le
problematiche”. Da questo punto di vista, sottolineano, e’ bene
augurante il messaggio inviato ai Capitani reggenti dal
presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, in cui
esprime “la convinzione che la Repubblica di San Marino e
l’Italia continueranno a consolidare la loro amicizia e la
fruttuosa collaborazione ampliando sempre piu’ i fraterni legami
che le uniscono”. Certo, serve il contributo di tutti, della
maggioranza come dell’opposizione, ma la Reggenza sottolinea
anche la necessita’ di “porre massima attenzione al lavoro, una
grande emergenza, e alla pesante situazione in cui grava il
bilancio dello Stato”. L’esecutivo deve “essere trasparente con i
cittadini in fatto di conti pubblici ed elaborare interventi equi
e giusti”; l’opposizione non deve alimentare “la sfiducia e il
conflitto sociale, ma essere costruttiva”; associazioni sindacali
e di categoria devono cercare di “avere una visione generale dei
problemi”.
Insomma, concludono il loro discorso di insediamento i due
Capi di Stato, San Marino “deve progressivamente integrarsi nelle
regole e nel mercato unico europeo, nelle forme che saranno
possibili e adatte alla nostra realta’”, ma deve proporsi anche
come “laboratorio di soluzioni nuove, in campo economico,
ambientale, infrastrutturale, informatico, turistico,
commerciale, della ricerca e del mercato del lavoro”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy