Sulla presenza della malavita
organizzata nel territorio della Repubblica di San Marino, il Governo sapeva almeno da un anno e nulla ha fatto.
L’accusa arriva ancora una volta dall’Anis, Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese.
Ieri è intervenuto il Direttore dell’Associazione, Carlo Giorgi.
Oggi è la volta del Presidente, ing. Paolo Rondelli, che ha rilasciato una intervista a La Tribuna Sammarinese:
Domanda: Gli industriali hanno anche cercato di capire qual è l’idea che
in Italia hanno di San Marino, per capire gli errori e correggerli?
Risposta: Certo. Abbiamo incontrato a Rimini il Comandante della Guardia di
Finanza Enrico Cecchi ed il Colonnello Lucignano, i quali con garbo e cortesia
hanno spiegato nei dettagli quali sono le cose che non funzionano. Senza alcun
rancore verso San Marino hanno chiesto che si avvii un’azione di repressione
delle attività malavitose. Dell’incontro abbiamo riferito al governo. I
Segretari di Stato hanno mostrato meraviglia di quanto abbiamo riferito e
sconcerto per la nostra iniziativa.
Domanda: Vi
hanno cioè contestato il fatto di esservi interessati del vostro Paese? Una
simile reazione, come si dice in gergo ‘farebbe cadere le braccia’.
Risposta: Ripeto, hanno mostrato sconcerto per la nostra iniziativa.
Accadde oggi, pillola di storia sammarinese