Sulla patrimoniale e altre tasse. Tony Margiotta, Sinistra Unita

Sulla patrimoniale e altre tasse. Tony Margiotta, Sinistra Unita

Si parla molto di patrimoniale in questo periodo… ma forse è meglio chiarire alcune cose.
Esponenti della maggioranza nei loro interventi, hanno più volte annunciato nei loro che, fino a qualche anno, fa questo tipo di contributi, come la patrimoniale, non erano necessari. Non servivano. Erano impensabili. L’economia sammarinese era caratterizzata da operazioni e flussi di denaro tali da permettere al bilancio dello Stato la capacità di sostenere tutto il sistema attuale. Visto le continue inchieste di numerose procure italiane e i tanti articoli giornalistici che periodicamente escono sulle testate sammarinesi/italiane, verrebbe da  pensare che parte di queste operazioni e di questi flussi derivino da dubbia provenienza. E se così fosse, la politica e chi doveva controllare, non ha fatto il proprio dovere. Dovere di legiferare e attuare regole chiare per evitare questo “fenomeno criminoso” che ha distrutto l’immagine e l’economia di un paese e messo in ginocchio intere famiglie.
Sicuramente se ci fossero state tali regole e se si fosse perseguita un’economia sana legata alla trasparenza, oggi non discuteremmo di “patrimoniale si” o “patrimoniale no”, ma ci confronteremmo su nuovi progetti di sviluppo per il paese, nuovi servizi per la comunità o nuovi incentivi per le imprese. So che dobbiamo guardare avanti, il passato è passato, ma deve essere chiaro anche come siamo arrivati a vivere questa situazione. Come già espresso dai miei colleghi di Sinistra Unita, mi trovo d’accordo sull’attuazione della tassa Patrimoniale, intervento necessario in questo preciso momento di crisi, ma che abbia una ben definita direzione, strutturata proporzionalmente dal basso verso l’altro, verso patrimoni importanti e grandi patrimoni, e non in una direzione trasversale, che colpisca tutti, famiglie e persone in difficoltà.
Per grandi patrimoni intendo anche cantieri ed ecomostri come quello presente a Domagnano, zona ex Simbol. Struttura che, con la sua presenza, ha distrutto un contesto storico e armonioso creando un danno permanente a tutta la comunità.
Patrimoniale caratterizzata da equità sociale, trasparenza e straordinarietà.
Detto questo, una domanda me la pongo. E la pongo anche a chi sta leggendo in questo momento.
Come possiamo chiedere a tutti di contribuire a risanare e far respirare le casse dello Stato, mentre ci sono persone fisiche, aziende e realtà commerciali che non contribuiscono attraverso il pagamento della monofase? Un mancato pagamento di un importo pari a 188 milioni di euro. Con che coraggio si può sostenere che il mancato incasso di questi crediti (ripeto, 188 milioni di Euro) sia irrecuperabile, per poi considerare il mancato recupero una minuzia, una bazzecola, da alcuni esponenti di maggioranza.
E’ impensabile e inaccettabile ipotizzare una sanatoria, come qualcuno sta sicuramente pensando .
La Patrimoniale non è stata proposta per la copertura finanziaria di un nuovo servizio o di un nuovo intervento rivolto alla comunità, ma esclusivamente per fare cassa e per dare respiro al bilancio dello Stato. Mi chiedo come la cittadinanza possa interpretare questo atteggiamento del governo. Questo atteggiamento arrendevole verso i soliti furbi e  duro verso la comunità. Davanti allo Stato siamo tutti uguali.
Chi non ha pagato è giusto che paghi. Ora. Con i relativi interessi. Il governo e la maggioranza si devono mobilitare per recuperare immediatamente i crediti dello stato. E’ ora che contribuiscono tutti coloro che fino ad oggi hanno solo ottenuto.

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