Sulla presentazione del libro dell’Ambasciatore Michele Santurro

Sulla presentazione del libro dell’Ambasciatore Michele Santurro

E’ la storia di “un’Ambasciata atipica”, quella dei cugini italiani. E non solo perche’ l’Italia e’ l’unico Paese ad avere una “rappresentanza permanente” sul Titano. A raccontarlo e’ il libro “L’Ambasciata d’Italia a San Marino”, presentato oggi nella sede consolare di Citta’, davanti a una platea vip “bipartisan” che contava, tra gli altri,

Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino Montefeltro,

Carmen Lasorella, direttrice di Rtv, e i principali rappresentanti politici del nuovo e vecchio governo sammarinese, tra cui l’ex e il neo segretario agli Affari Esteri, Fiorenzo Stolfi e

Antonella Mularoni, e
Gabriele Gatti, Segretario di Stato alle Finanze.

A descriverne i contenuti Fabrizio Santurro, Ambasciatore d’Italia a San Marino, colui che ha vissuto un momento chiave della storia della diplomazia italiana sul Titano: l’inaugurazione dell’attuale sede di viale Onori, al battesimo il 26 febbraio 2007. “Con il trasferimento da via del Voltone, dove siamo stati in locazione per oltre 40 anni,- ha spiegato alla platea- l’Italia, per la prima volta a San Marino, ha una sede di proprieta’, di tutto rispetto, dove sono alloggiate residenza e cancelleria”. La nuova sede di viale Onori ha di fatto colmato “un vuoto di rappresentativita’ che ha caratterizzato a lungo la presenta italiana sul Titano” e che, per Santurro, “ha inciso, dato gli ambienti angusti del precedente edificio, sulla funzionalita’ e sull’apertura verso il territorio”.

A questa mancanza si cerca ora di sopperire: la nuova sede, in pieno centro storico, e’ una vera e propria galleria d’arte contemporanea, dove non mancano pezzi di pregio e si presenta come una piazza culturale ideale. L’edificio diplomatico oggi vuole essere un “luogo aperto come lo sono i confini fra i due Paesi”. Chiarisce infatti Santurro: “L’Ambasciata di San Marino e’ un’Ambasciata atipica e ritengo debba essere percepita, oltre che come luogo di incontri istituzionali e di servizi, come crocevia culturale proiettato sulla circolazione delle idee e sulla condivisione di valori ed eventi”.

Il libro, che traccia la storia delle relazioni diplomatiche italo-sammarinesi, dall’elevazione da Consolato a Legazione fino ad Ambasciata, ha tra i suoi autori Maria Antonietta Bonelli, Massino Bottini, Ahmad Rahbarnia, Armando Ginesi e Leo Marino Morganti.

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