Sulla prossima sessione consiliare

Sulla prossima sessione consiliare

La prossima seduta consigliare si configura come un passaggio, o meglio, come uno “snodo” determinante per la vita del nostro Stato. Sono infatti previsti, all’Ordine del Giorno, tre temi su cui vi sarà inevitabilmente un forte dibattito: rapporto con l’Italia, conti pubblici e Banca Centrale. Sul tema del rapporto con l’Italia avevamo richiesto la convocazione di un Consiglio Grande e Generale straordinario al fine di adottare un documento ( e non un Ordine del Giorno buono nei principi, ma debole nella sostanza) in grado di fissare la posizione sammarinese definendo appositamente i livelli di confronto, le modalità ed anche precisi limiti rispetto alle richieste italiane. Ad oggi infatti non conosciamo gli accordi siglati a giugno scorso, a parziale modifica della Convenzione contro le doppie imposizioni con l’Italia, parafata nel 2002 e mai entrata in vigore. Ogni valutazione politica deve esser basata su un esame oggettivo degli elementi in campo. Condizione imprescindibile e necessaria è la piena conoscenza di tutte le informazioni, degli atti e degli impegni assunti – in sede tecnica e politica – da parte del Governo. E’ una richiesta che reiteriamo al Governo in funzione dell’incontro di martedì prossimo con i capigruppo consigliari. Prendiamo atto che il Segretario alle Finanze, fornirà al Consiglio, un quadro della salute dei conti pubblici. E’ innegabile che l’indebolimento dell’economia sammarinese stia già procurando effetti anche sul Bilancio dello Stato e temiamo che la caduta delle entrate tributarie possa provocare a breve effetti sulla spesa pubblica. A questo punto si pone necessariamente sia la verifica che il monitoraggio costante dei conti pubblici, per assumere le conseguenti decisioni tempestive si rendessero necessarie per la gestione del Bilancio dello Stato. Tale monitoraggio dovrà riguardare, in particolare, anche i Fondi Pensione e gli esiti di questo lavoro dovra’ tempestivamente essere reso pubblico. La salute del Bilancio rappresenta un passaggio chiave per capire che tipi di interventi dovranno essere realizzati, quali sacrifici dovranno essere chiesti ai cittadini e soprattutto quali riforme dovranno essere adottate. Purtroppo questo riferimento avverrà nel comma comunicazioni, e non in un apposito comma, limitandone di fatto la portata e ogni possibilità di approfondimento. Su Banca Centrale si prevede poi la sostituzione di un membro del Consiglio Direttivo. Abbiamo già avuto modo di capire, senza tanti giri di parole dal rappresentante di Governo in seno all’ufficio di presidenza, che la nomina sarà di pertinenza della maggioranza. Si tratta di un modo poco edificante di ragionare e di agire. Ricordiamo che Banca centrale, dopo la beffarda esperienza del Presidente “traghettatore”, si trova sprovvista di uno dei suoi massimi vertici. Piuttosto che muoversi pensando solo ad occupare posizioni sarebbe stato saggio aprire un confronto su questo tema. Ci troviamo, purtroppo, di fronte ad un ennesimo atteggiamento discutibile e palesemente autoreferenziale”.

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