Sulla seduta consiliare dimissioni Bossone – Papi

Sulla seduta consiliare dimissioni Bossone – Papi

Il Gruppo Consiliare del Partito Socialista Riformista Sammarinese esprime profondo rammarico per la mancata possibilità di pervenire ad un definitivo ed effettivo chiarimento sulla vicenda dello scontro tra i vertici di Banca Centrale ed il Governo. Infatti, l’integrazione alla lettera di dimissioni del Dr. Bossone e del Prof. Papi, che è stata opportunamente letta ai membri del Consiglio Grande e Generale dall’Eccellentissima Reggenza nel corso della seduta segreta, ha messo in evidenza le interferenze che alcuni membri dell’Esecutivo hanno esercitato sull’attività di vigilanza della Banca Centrale. In tal senso, il Gruppo Consiliare Socialista Riformista ha pienamente condiviso l’iniziativa consiliare delle forze di opposizione che si è esplicata nella presentazione congiunta di un ordine del giorno che chiedeva di fare piena luce sulle ingerenze e sulle pressioni, utilizzando tutti gli strumenti previsti dal vigente Regolamento Consiliare. Purtroppo la maggioranza, nonostante gli interventi critici di alcuni suoi esponenti in sede di dibattito, ha optato per la definitiva archiviazione di una vicenda dai contorni molto nebulosi, dimostrando di non volere accertare le evidenti responsabilità politiche di quel Segretario di Stato indicato con la lettera greca alfa all’interno del documento messo a disposizione del Consiglio Grande e Generale dall’ex Presidente e dall’ex Direttore di Banca Centrale.
Il Gruppo Consiliare del Partito Socialista Riformista Sammarinese ribadisce con forza il proprio giudizio negativo sulla gestione politica da parte del Governo dello scontro apertosi con i vertici di Banca Centrale. L’incomprensibile accelerazione che ha portato alla defenestrazione del Capo della Vigilanza Dr. Caringi, determinando – quale naturale conseguenza – le dimissioni del dr. Bossone e del Prof. Papi, ha palesato l’imprudenza, l’arroganza, l’autoritarismo e l’autoreferenzialità dell’attuale governo, che cerca di nascondere tutte le sue carenze mediante la continua ricerca della conflittualità. E’ molto preoccupante un simile atteggiamento, soprattutto in considerazione del momento particolarmente delicato e difficile che sta affrontando il sistema bancario e finanziario del nostro Paese, pesantemente indebolito dallo scudo fiscale, dalle inchieste giudiziarie e dalla difficile risoluzione della trattativa per la cessione del Gruppo Delta. In momenti di questo tipo ci vorrebbero senso di responsabilità, equilibrio, prudenza e disponibilità al confronto; qualità che purtroppo l’attuale governo pare non avere nel proprio dna.
Le notizie apparse su autorevoli organi di informazione economici di oltreconfine fanno emergere la grande preoccupazione di Banca d’Italia e del Fondo Monetario Internazionale in relazione al conflitto aperto dal governo contro la dirigenza di Banca Centrale. Ciò conferma il nostro convincimento che anche in questa circostanza il Governo ha commesso un grave errore, agendo con superficialità e trascurando completamente le potenziali reazioni esterne. Da questa vicenda il nostro Paese ne esce con un enorme danno in termini di immagine, credibilità, autorevolezza e prestigio e l’attuale Governo se ne deve assumere interamente la responsabilità. Ecco le ragioni che hanno spinto il Gruppo Consiliare del PSRS ad astenersi in sede di votazione delle dimissioni del Dr. Bossone e del Prof. Papi.
Andando avanti di questo passo non si va da nessuna parte. E’ assolutamente indispensabile una svolta che possa consentire di affrontare, con maturità e con senso dello Stato, i gravi problemi che affliggono il nostro Paese: la disoccupazione; le difficoltà delle imprese; la precarietà dei conti pubblici; i rapporti inesistenti con il Ministero dell’Economia italiano. Questi primi quattordici mesi di Legislatura hanno chiaramente dimostrato che la vecchia politica basata sugli slogan, sugli annunci roboanti, sull’autoreferenzialità e sulla prepotenza, ha fallito miseramente la propria missione.
Il Gruppo Consiliare del Partito Socialista Riformista Sammarinese auspica che presto possa determinarsi un radicale cambiamento dei metodi di gestione della cosa pubblica che inevitabilmente dovrà essere accompagnato da un rinnovamento della classe dirigente, perché solo in questo modo sarà possibile traghettare il nostro Paese fuori da una crisi senza precedenti. Anche dal proprio ruolo di opposizione, il Gruppo Consiliare Socialista Riformista riconferma la propria disponibilità a dare un concreto contributo in termini progettuali per la costruzione della nuova San Marino, in grado di competere all’interno del mercato globale e pienamente riconosciuta dalla Comunità Internazionale.

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