Sulla situazione economica dopo il decreti ‘incentivi’

Sulla situazione economica dopo il decreti ‘incentivi’

Forte preoccupazione per la situazione del paese è stata espressa dal Consiglio Direttivo della CSdL riunito oggi. Alla doppia crisi, economica e nei rapporti con l’Italia che da tempo attanaglia San Marino, e ai conflitti interni alle istituzioni, si sta aggiungendo un altro punto di difficoltà: le recenti fibrillazioni all’interno della maggioranza, rischiano di paralizzare ulteriormente il paese.

Tanto più che anche il recente “Decreto Incentivi” approvato dal Governo italiano, rappresenta un altro duro colpo per il nostro sistema economico e produttivo; infatti, per l’Italia ogni operazione commerciale con San Marino deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate. Quindi, qualunque azienda italiana che intrattiene scambi con San Marino entra nel mirino del fisco, e ciò costituisce un grosso ostacolo all’economia sammarinese, fortemente intrecciata a quella italiana.

Rinnovata la forte preoccupazione per la grave situazione dell’occupazione sammarinese, che vede la chiusura di diverse aziende manifatturiere, lasciando senza lavoro decine di lavoratori, con la minaccia di altri licenziamenti, come nel caso dell’Alfa Lum, che ha annunciato l’intenzione di lasciare a casa 60 lavoratori. La CSdL esprime solidarietà a tutti i lavoratori su cui incombe il pericolo del licenziamento, e si appella al Governo e alle aziende affinché i posti di lavoro siano salvati e si provveda a creare nuove opportunità occupazionali per chi ha già perso l’occupazione.


Inoltre, una certa apprensione viene espressa anche per la “salute” del bilancio dello Stato, dal momento che è stata annunciata una diminuzione delle entrate di oltre 100 milioni di Euro. Su questo punto si inserisce la questione della lotta all’evasione fiscale, per realizzare l’equità sociale, rese sempre più necessarie dalla crisi generale e di sistema che sta colpendo duramente il paese. Il Governo ha il dovere di agire fattivamente per garantire un contesto di equità affinché i lavoratori, i pensionati e la parte più debole della società non debba pagare pesantemente i costi della crisi.

Quello tracciato è un quadro particolarmente fosco, che richiede forte responsabilità di tutti, ad iniziare dal mondo politico, che è chiamato a garantire un quadro di governo stabile, autorevole e credibile. Ognuno deve fare un passo indietro, mettendo insieme i progetti migliori che le varie forze politiche, sociali ed economiche hanno elaborato, per assumere un progetto di sviluppo e di rilancio economico che permetta al paese di costruire una nuova economia, recuperando un clima di fiducia nei confronti dello Stato italiano e del contesto internazionale.

Questo allarme del resto – come ha sottolineato il Direttivo CSdL – viene espresso dagli stessi lavoratori nel ciclo di assemblee precongressuali sui posti di lavoro che precedono il 17° Congresso Confederale CSdL del maggio prossimo. Le assemblee, il cui calendario sta volgendo al termine, riscuotono una buona partecipazione, e sono caratterizzate da un forte e palpabile senso di solidarietà tra i lavoratori di tutte le categorie.

I lavoratori esprimono preoccupazione per l’assenza di un progetto di sviluppo che consenta a San Marino di uscire dalla crisi, manifestando piena condivisione per le proposte economiche che emergono dal documento di base e dal progetto di sviluppo che la CSdL sta elaborando in collaborazione con San Marino Lab.

Quale elemento positivo nel quadro politico e sociale complessivo, il Direttivo ha evidenziato la recente approvazione della legge di riforma degli ammortizzatori sociali, ribadendo che si tratta di un importante passo avanti fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali, che va ad ampliare la rete di protezione sociale dei lavoratori. Ciò, anche se la legge in alcuni punti va migliorata, ad iniziare dal ripristino di un adeguato impianto sanzionatorio, affinché possa svolgere una reale funzione di deterrenza.

Il Consiglio Direttivo ha quindi proseguito nella messa a punto di una serie di aspetti organizzativi del 17° Congresso Confederale.


In merito alle notizie pubblicate da un quotidiano sammarinese, relative al Segretario della FULI-CSdL Enzo Merlini, la CSdL smentisce categoricamente le affermazioni secondo cui allo stesso Merlini sia stata attribuita – da parte della Confederazione – la responsabilità della mancata firma del contratto di lavoro.


Per la CSdL non vi è nessuna responsabilità da parte di dirigenti sindacali, men che meno individuali, essendo le trattative portate avanti collegialmente, con il supporto degli organismi competenti; la responsabilità del mancato rinnovo del contratto – afferma con forza la CSdL – è dell’ANIS, con il suo atteggiamento di arrogante rivalsa verso i lavoratori e il sindacato. E anche il Governo ha la sua parte di responsabilità, per aver assunto nella primavera 2009 l’iniziativa del tavolo tripartito, senza riuscire a concludere per tutti i lavoratori la parte economica dei contratti di lavoro scaduti.


Il Direttivo CSdL, ha espresso un forte apprezzamento per l’approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale dell’Istanza d’arengo che prevede la creazione a San Marino di corpi civili di pace, con l’obiettivo di intervenire in modo non violento nei conflitti in corso. Una scelta importante e coraggiosa per il nostro Stato, che rappresenta un contributo concreto e significativo alla affermazione di una cultura di pace, per superare la logica delle armi e della guerra.

Il Consiglio Direttivo CSdL

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