Milano, 16 Settembre 2010
Egregio Signor
Dr. Marino Cecchetti
LIBERTAS SM
Via mail
Caro Direttore,
ho letto con grande interesse l’articolo ‘La velleità di San Marino di
diventare Cernobbio‘ apparso sul quotidiano on line
Libertas.sm, di cui Lei
è responsabile, relativo al progetto “Innovare e competere per il futuro” da
noi realizzato con il supporto della Cassa di Risparmio di San Marino,
dell’Ente Cassa di Faetano e dell’ANIS.
Complimenti per quello che fate. Vi seguiamo sempre in modo puntuale
perché San Marino, come può immaginare … è rimasto nel nostro cuore!
L’analisi puntuale dei fatti e la chiave di interpretazione proposta fanno
finalmente giustizia delle tante voci, illazioni ed interpretazioni circolate in
tre anni di lavoro, recuperando l’autentico significato e la reale finalità del
progetto.
Un lavoro duro e complesso affrontato con passione, totale indipendenza di
giudizio e con il desiderio di contribuire al rinnovamento di un Paese
straordinario, dalla storia unica e dalle numerose valenze positive, al di là
delle difficoltà contingenti e dell’esigenza non più rinviabile di adattarsi
rapidamente e positivamente ad un quadro di maggiore trasparenza nei
rapporti finanziari internazionali, a seguito della crisi.
Ciò che però mi preme sottolineare, per l’affezione maturata in questi anni
verso la Vostra comunità, è che oggi, più che mai, San Marino ha bisogno di
guardare avanti e riflettere sul suo futuro, con uno scatto di orgoglio che,
pur facendo i conti fino in fondo con la situazione attuale, lo porti a
disegnare un futuro radicalmente diverso dal recente passato, investendo
sulle sue competenze, sui suoi giovani e sulle opportunità che ancora si
aprono per quegli Stati che, nella competizione globale, riescono ad attivare
comportamenti innovativi basati sulla velocità, sull’attrattività e sull’apertura
alla competizione.
Nulla è ancora perduto. C’è un futuro per la Repubblica di San Marino e può
essere un futuro di prosperità e benessere, in un clima di rapporti
internazionali positivi.
Devo dire che, rileggendo i documenti prodotti in tre anni di attività, posso
affermare con serenità che sono state davvero molte le proposte ed i progetti
individuati e discussi, potenzialmente capaci di attivare nuove possibilità di
sviluppo economico e sociale. Opportunità conseguibili esclusivamente in
un contesto culturale diverso, dove la classe dirigente del Paese decida
finalmente di fare massa critica e cooperare verso una direzione condivisa.
Occorre però riprendere i fili di un ragionamento che guardi avanti, con
lungimiranza e determinazione, ai fini della formulazione di una visione del
futuro coraggiosa, concreta e condivisa, perché l’intero Paese possa
coagulare le sue migliori energie verso un fine comune.
Le sarò grato se deciderà di pubblicare queste mie riflessioni.
Con stima e cordialità,
Valerio De Molli
Managing Partner