Tonini confermato ai vertici Ausl di Rimini. Obiettivi principali dei prossimi anni: il Dea di Rimini e l’intervento su criticità come attese e continuità assistenziale

Tonini confermato ai vertici Ausl di Rimini. Obiettivi principali dei prossimi anni: il Dea di Rimini e l’intervento su criticità come attese e continuità assistenziale

Si è svolta questa mattina, presso la sala della Direzione Generale dell’A.Usl di Rimini, la conferenza stampa relativa alla conferma del dottor Marcello Tonini alla Direzione Generale dell’Azienda sanitaria di Rimini. Al suo fianco il Direttore Sanitario dottor Saverio Lovecchio e il Direttore Amministrativo dottoressa Paola Lombardini.

Il Direttore Generale ha aperto illustrando l’andamento dei quattro anni del suo primo mandato, inquadrandoli in quattro punti:
• Il percorso di ammodernamento di tutti gli ospedali del territorio, sia quanto alle infrastrutture sia quanto alle tecnologie (citando, a mo’ di esempio, il Dea di Riccione, il nuovo Pronto Soccorso di Rimini e la donazione della Tac Multistrato, anche a riprova di come la società civile sia sempre più vicina alla sanità riminese);
• La continuazione ‘di quanto fatto dai miei predecessori, rispetto al percorso di specializzazione delle strutture’, ad esempio attivando la Radioterapia, la Chirurgia Ortopedica della Spalla a Cattolica, la Neuroradiologia e, in prospettiva, la Iort (radioterapia intraoperatoria) all’Ospedale di Santarcangelo, a supporto della Chirurgia della mammella;
• Il rafforzamento dei servizi socio-sanitari e territoriali, sottolineando che il fondo regionale per la non autosufficienza è passato, negli stanziamenti per Rimini, dai 10 milioni di euro del 2006 a 18 milioni per il 2008, e il forte coinvolgimento dei medici di famiglia attraverso i Nuclei di Cure Primarie;
• Il tutto, pur mantenendo l’equilibrio economico-finanziario nel bilancio aziendale, grazie ad una razionalizzazione della spesa specialmente quella farmaceutica. A questo proposito, anche sollecitato dalle domande, il Direttore Generale ha spiegato che Rimini partiva da una spesa farmaceutica pro-capite pesata (cioè tenendo conto delle caratteristiche socio-anagrafiche del territorio) più alta di oltre 20 euro rispetto alla media regionale: ora si è in linea con la media regionale (con una spesa passata dai 56 milioni di euro del 2004 ai 48 di quest’anno) attraverso la distribuzione diretta di una quantità maggiore di farmaci nelle strutture aziendali, e l’accrescimento dell’appropriatezza prescrittiva, anche in ordine all’uso dei farmaci generici. Va sottolineato che L’ASSESTAMENTO DELLA SPESA RIMINESE SU QUELLA REGIONALE NON E’ AVVENUTO DUNQUE LESINANDO FARMACI AI CITTADINI, MA TAGLIANDO I MARGINI DI SPRECO.

Tonini ha quindi ribadito che ‘la sanità riminese una ventina d’anni fa soffriva di ritardi storici quanto a strutture e servizi, pur spendendo risorse ingenti dovute al fatto che i riminesi andavano a curarsi fuori’. Su entrambi questi aspetti vi sono stati miglioramenti, ‘è stato fatto – ha detto il Direttore – i tre quarti del lavoro’: strutture e servizi sono più adeguati e i riminesi che vanno a curarsi fuori sono molti meno. Alla luce di questi elementi virtuosi, il Direttore ha auspicato, di qui in poi ‘una distribuzione delle risorse ancor più equa rispetto alla nostra realtà territoriale’.

Confermando la ‘squadra’ di governo dell’Azienda, e ringraziando cittadini e operatori (dei quali ha auspicato l’attitudine a lavorare sempre più in squadra), il Direttore ha illustrato le prospettive per i prossimi quattro anni di mandato.

Dal punto di vista infrastrutturale l’attenzione sarà puntata soprattutto sulla costruzione del nuovo Dipartimento di Emergenza Accettazione (Dea) di Rimini, che di fatto diverrà ‘il nuovo ospedale di Rimini, da intendersi – ha precisato – come ospedale dell’intero territorio provinciale’. Nel 2010 è previsto il completamento dei lavori per cinque piani più due al grezzo (costo 30 milioni di euro). Nei cinque piani saranno allocati il nuovo Pronto Soccorso, la Rianimazione, le sale operatorie e altri servizi legati all’emergenza. Si stanno valutando inoltre gli utilizzi degli spazi restanti. Ma, ha annunciato il Direttore, sussiste la possibilità di realizzare altri due piani, grezzi, per quella struttura, ‘e ci stiamo lavorando’.

Sul fronte specialistica ‘abbiamo già fatto moltissimo – ha detto Tonini – ora, oltre ad alcune, limitate, specializzazioni che ancora attendiamo, relative all’area della chirurgia urgente e dell’area materno-infantile (ad esempio la ginecologia oncologica), si punterà soprattutto all’assestamento’. E in tale assestamento sarà fondamentale l’assunzione di un numero adeguato di infermieri: fermo restando che si tratta di una figura professionale difficile da trovare in tutt’Italia, passi significativi in questo senso si stanno già facendo.

Infine Tonini ha citato le tre principali criticità sulle quali intende massimizzare l’impegno dell’A.Usl:
– I tempi d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici: ‘E’ un problema di tutta la sanità. E anche a Rimini, su alcune prestazioni siamo al di sotto della media regionale, su altre al di sopra, fermo restando che le urgenze sono sempre garantite in tempi molto rapidi’. Che fare? Si continuerà ad aumentare il numero di prestazioni sul ‘mercato’ e contestualmente si lavorerà sull’appropriatezza prescrittiva e per questo si continuerà il dialogo, già in atto, coi medici di famiglia, tesa a rispondere adeguatamente a tutti i bisogni e ad una presa in carico a tutto tondo del paziente.
– Un aspetto correlato a tale presa in carico, citata dal Direttore come seconda criticità da affrontare, è la continuità assistenziale, legata all’assistenza domiciliare ma, più in generale, alla creazione di percorsi personalizzati per i pazienti, legati ai loro problemi di salute.
– Tale percorso, specialmente la valorizzazione del rapporto tra il cittadino e il suo medico di famiglia, e la creazione dei Nuclei di Cure Primarie, potrà incidere positivamente anche sui tempi d’attesa fisica dei pazienti in Pronto Soccorso, terza criticità, anch’essi da mettere comunque in relazione con l’appropriatezza dell’accesso ai reparti di emergenza.

Infine, rispondendo alle domande dei giornalisti, Tonini ha ribadito il buon rapporto con i professionisti aziendali (‘qui non mi sembra ci siano baroni’) e rispetto al rapporto coi sindacati ha chiarito che ‘ogni richiesta proveniente da portatori d’interesse di qualsiasi tipo, mirata al miglioramento dei servizi per i cittadini, è stata e sarà tenuta nella debita considerazione’.

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