Trasferimento raduno Fiat 500

Trasferimento raduno Fiat 500

Caro Direttore,

colgo l’opportunità con questa lettera aperta che chiedo gentilmente a lei di pubblicare e rendere nota al pubblico, per chiedere alle Istituzioni se sussiste qualche fondamento su un eventuale trasferimento della prossima edizione del Raduno Fiat 500 fuori dai confini della Repubblica di San Marino.

Da undici anni a luglio San Marino è stata invasa da centinaia di Fiat 500 che attraverso un raduno organizzato dal Centro Sociale S. Andrea e Club Fiat 500 ha permesso a migliaia di appassionati di questa autovettura di segnare nel calendario l’appuntamento della Repubblica fra quelli da non perdere. Inoltre offerto ai sammarinesi ed ai turisti presenti in Repubblica durante quelle ore, un piacevole spettacolo di colore, educazione, e senso civico. Questo grazie all’impegno volontario di appassionati e con limitati finanziamenti pubblici, dando un’ulteriore occasione al turismo in Repubblica e alla distribuzione di prodotti tipici del nostro artigianato.

Sembra, ma tutto è da confermare, che Comumi e realtà limitrofe al territorio, molto attenti alla programmazione nelle loro sedi, abbiano contattato l’organizzazione per ospitare in altra sede questo raduno che come possiamo benissimo immaginare continua a ricevere ben poca attenzione dalle nostre Istituzioni.

Per chi come me volontario, dedica tempo libero ed energie alla costruzione di eventi che siano occasione d’incontro per le persone, di occasioni per poter invitare le persone nella nostra Repubblica ed occasione di costruire luoghi di vera amicizia ed educazione, rammarica la scarsa attenzione che le Istituzioni riservano alle iniziative che nascono dalle realtà associative sammarinesi.

E’ bene sia sponsorizzare iniziative proposte da enti qualificati o società del settore, ma altrettanto quello di realizzare sinergie con quelle realtà associative sammarinesi, che hanno dimostrato una continuità e una serietà, che realizzano eventi, grazie al coinvolgimento del volontariato, e offrono oltre a risultati numerici e di immagine, anche una forte crescita educativa nella nostra società.

Ancora è molto vivo nel mio ricordo la crescita fatta da Sing a Song poi diventato “Il Festival di San Marino”, che nato come iniziativa di una realtà no profit per la passione di alcuni amici per il canto, ha saputo con la sinergia di addetti ai lavori fare crescere una manifestazione in grado di portare sul Titano il gotha della musica, i maggiori responsabili della discografia e Talent Scout presenti in Italia, migliaia di ragazzi (con le loro famiglie e amici che per due mesi arrivavano a San Marino) in cerca di un palco dove essere notati, lanciato alcuni fra i giovani emergenti del panorama musicale di oggi (I Lunapop oggi in arte Cesare Cremonini). Importante evento che è al momento in standby (mentre potrebbe essere utile poterlo riproporre alla grande anche oggi), proprio a causa della indifferenza e miopia mostrata dalle Istituzioni.

Ma questa è la solita storia. Profeti in Patria non lo si è mai, soprattutto quando a muoverti non è l’interesse ma l’entusiasmo a creare eventi.

Care Istituzioni, si impegnano tante risorse per studi che rimettano in sesto il nostro precario comparto turistico e commerciale, senza togliere nulla a tanta esperienza e alle proposte avanzate, si può sicuramente partire valorizzando quello che già esiste e funziona.

Tutti abbiamo a cuore questa nostra Repubblica, per cui l’invito è quello di avere il coraggio di promuovere vere sinergie anche con le realtà associative sammarinesi, soprattutto quando da queste vengono proposte iniziative importanti qualitativamente e numericamente. Le proposte che si proporranno potranno attirare l’attenzione di tante persone, proporre l’immagine di una Repubblica dinamica (non solo attraverso una pubblicità realizzata con fotografie in posa o da iniziative proposte da società prestabilite da qualcuno) data dalla nostra capacità di valorizzare tutto ciò che appassiona qualcuno, a cui dedica con passione il proprio tempo, questa è la vera costruzione della Società con la “S” maiuscola, dove ognuno si sente valorizzato e sostenuto per il bene comune.

Nella speranza di poter rivedere il Raduno Fiat 500 (e tanti altri eventi proposti dalle realtà associative sammarinesi), nella programmazione della Repubblica anche 2010, porgo un saluto a tutti.

Loris Ercolani

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