Trasparenza e contrasto alla corruzione. SU

Trasparenza e contrasto alla corruzione. SU

TRASPARENZA E CONTRASTO ALLA CORRUZIONE
UN IMPEGNO PERMANENTE E DA RINNOVARE QUOTIDIANAMENTE
Suggeriamo al Segretario di Stato Venturini di rileggere meglio il nostro comunicato e di approfondire la proposta di whistleblowing.
Primo: abbiamo dato atto dei passi avanti compiuti dall’amministrazione. Nel giugno 2014 (che lei cita) il GRECO, con il proprio report aveva riconosciuto realizzate pienamente solo 5 raccomandazioni su 16. In questi due anni sono stati colmati parecchi vuoti e noi l’abbiamo riconosciuto sia nella nostra Conferenza pubblica sulla corruzione del 18 febbraio scorso sia con il nostro ultimo comunicato. Stiamo però dicendo che si può fare ancora molto.
Secondo: chi si autocelebra e si sente appagato per gli strumenti messi a disposizione ed i risultati ottenuti nella lotta alla corruzione, non ha chiaro cosa significhi contrastare e soprattutto prevenire fenomeni corruttivi e distorsivi. Questo obiettivo deve essere continuamente perseguito e rinnovato con un’attenzione permanente.
La formula della corruzione, riconosciuta comunemente, ci ricorda che: C=M+D-I-R
M) La corruzione è proporzionale alla diffusione di rendite legate ai poteri Monopolistici: si combatte quindi contrastando concretamente e quanto più possibile i poteri forti e le concentrazioni di poteri decisionali. Le sembra una battaglia conclusa e vinta?
D) La corruzione è proporzionale al livello di Discrezionalità nell’esercizio del potere, delle concessioni, degli incarichi, ecc. ecc. Si combatte quindi con uno Stato di Diritto compiuto, dove ogni cittadino ed ogni imprenditore sanno quali siano i propri diritti e quali i propri doveri senza eccezioni. Il nostro Le sembra un sistema capace di garantire la certezza del Diritto?
I) La corruzione è inversamente proporzionale alla circolazione di Informazione, ovvero alla trasparenza. Si combatte quindi realizzando una casa di vetro nell’esercizio del potere e nel permettere ai cittadini il pieno accesso ai documenti ed all’amministrazione pubblica, si combatte quindi facendo sì che il controllo sociale tra amministrati ed amministratori non abbia zone d’ombra. Le sembra un percorso concluso e soddisfacente?
R) La corruzione è inversamente proporzionale alla Responsabilizzazione. Si combatte quindi potendo contare su una comunità responsabile, attiva e partecipativa, dove siano interiorizzate quelle barriere etiche e morali a prova di qualsiasi tentazione. Le sembra che, dopo oltre 20 anni di voto di scambio e clientele che hanno reso i cittadini dipendenti dai comitati elettorali, ora possiamo contare su una realtà sociale dotata di un diffuso e soddisfacente senso critico?
Terzo: il whistleblowing è tutta un’altra cosa. Non basta il numero verde presso la Gendarmeria, non basta la legge di condotta degli agenti pubblici, nemmeno se aggiornata citando – ma solo citando – il whistleblowing.
Con la normativa in vigore resta unicamente la possibilità di segnalare reati o illeciti alle autorità competenti o in linea gerarchica nella P.A., ma cosa succede se, a parere del segnalante, il destinatario della segnalazione non offre garanzie di neutralità o indipendenza di giudizio, e per questo motivo chi segnala non sente sufficientemente garantita e tutelata la propria persona?  
È per questa ragione che noi chiediamo che l’Amministrazione Pubblica istituisca altri canali per veicolare le segnalazioni, anche in forma anonima. Il whistleblowing vero ed efficace è questo.
Un canale collaudato ed autorevole è appunto il servizio ALAC (Allerta Anticorruzione) che Transparency International ha messo a punto e che offre a tutti gli Stati.
Si tratta di una piattaforma che funge da interfaccia tra cittadini ed amministrazione o autorità giudiziarie, in grado di garantire protezione e tutela ai segnalanti ma anche a garanzia  delle amministrazioni, poiché filtra le segnalazioni fondate e circostanziate distinguendole da quelle infondate o con obiettivi di calunnia o di diffamazione.
Se vogliamo che il controllo sociale e vigile funzioni davvero come presidio, anticorpo e deterrente contro la corruzione, allora occorre uno strumento efficace e potente come il whistleblowing.

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