Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino si occupa degli interrogatori eseguiti dai magistrati della Repubblica di San Marino dei tre sammarinesi coinvolti nella indagine Fincapital (la Staffa di San Marino, riciclaggio) o nella versione sammarinese della indagine Vulcano: Livio
Bacciocchi, Oriano Zonzini e Roberto Zavoli.
(…) Per il magistrato, Zavoli è «socialmente pericoloso» e la sua posizione non sarebbe stata totalmente chiarita in sede di interrogatorio, c’è quindi il rischio di inquinamento probatorio: queste le motivazioni al diniego della libertà.
Ma su di lui, ieri mattina, è caduta un’altra tegola: un altro giudice, il commissario della legge Manlio Marsili, gli ha infatti notificato l’avviso di garanzia per minacce ed estorsioni (sancendo così l’avvio del filone sammarinese all’inchiesta “Vulcano” dell’antimafia di Bologna).
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe assistito alle azioni intimidatorie, che “condivano” le pratiche di recupero crediti, degli uomini del boss Franco Vallefuoco: interrogato, ha ribadito di non aver mai partecipato direttamente alle “spedizioni” (c’è da ricordare che Zavoli e Vallefuoco avevano assieme la Ises, società di recupero crediti). Nello stesso fascicolo risultano indagati anche Bacciocchi e lo stesso Vallefuoco (in tutto, una ventina gli iscritti nel registro). (…)
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