Tura (CDLS): ‘Dal mondo imprenditoriale solo veti incrociati sulle misure di risanamento del deficit pubblico’.

Tura (CDLS): ‘Dal mondo imprenditoriale solo veti incrociati sulle misure di risanamento del deficit pubblico’.

Marco Tura (CDLS): “Dal mondo imprenditoriale solo veti incrociati sulle misure di risanamento del deficit pubblico”.
SAN MARINO 6 DICEMBRE 2011 – “Il generale arroccamento  del mondo imprenditoriale rischia di bloccare il Paese”. E’ l’amara osservazione del  segretario CDLS, Marco Tura, fatta lunedì sera all’incontro pubblico del Psrs “Governare l’emergenza: uniti per affrontare la crisi”.
Ed è proprio sull’unità di intenti nell’affrontare l’emergenza conti pubblici che il segretario Tura ha puntato l’attenzione: “La bussola che dobbiamo seguire è necessariamente una pluralità di interventi che si basano sul contenimento della spesa corrente, l’aumento delle entrate e investimenti orientati alla crescita. Ma la  finanziaria in discussione in questi giorni sconta il peccato originale della mancata approvazione della riforma tributaria, un ritardo che ci costringe a inseguire  il deficit pubblico con misure parziali e in alcuni casi inique,  senza  cioè indicare un impegno comune e condiviso  per affrontare il risanamento  del Paese”.
Quello che preoccupa  di più il segretario della Confederazione Democratica sono le ricorrenti  “levate di scudi” che nelle ultime settimane sono arrivate dal mondo del lavoro autonomo: “Non c’è associazione di categoria  che, a turno, non abbia alzato il dito per contestare l’introduzione di nuove misure fiscali. Così nel mirino è subito finita la patrimoniale, stessa sorte per la  minimun tax, che  è stata  addirittura definita una lesione del diritto d’impresa, fino ad arrivare all’idea, davvero bislacca,  di introdurre un condono fiscale in vista della possibile riforma tributaria”.
Una lunga serie di veti incrociati, conclude Marco Tura, “che stride con l’esigenza di risanare i conti pubblici. Un  generale arroccamento del mondo imprenditoriale che rischia di rinviare all’infinito il riordino del nostro sistema fiscale e, alla lunga, di   bloccare il Paese”.  

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy