Tura: ‘Salari leggeri, consumi a picco’

Tura: ‘Salari leggeri, consumi a picco’

Assemblea delegati CDLS ha aperto la campagna Referendum Salva Stipendi
SAN MARINO 7 MAGGIO 2012 – “Il divario salari- inflazione ha fatto scendere il potere di acquisto degli stipendi del 5%, una tassa occulta che pagano solo i lavoratori”. Così il segretario Marco Tura oggi pomeriggio all’apertura della campagna referendaria “Salva Stipendi”. Tre gli appuntamenti in calendario questa settimana.
Di fronte agli oltre cento delegati CDLS riuniti nella Sala del Castello di Domagnano, il segretario Tura ha spiegato gli effetti della paralisi contrattuale che sta interessando tutti i lavoratori della Repubblica. “Guardiamo in faccia alla realtà: sul fronte privato il negoziato del settore industria è da 4 anni nelle sabbie mobili, sul fronte pubblico le retribuzioni sono state bloccate per legge, mentre tutti gli altri contratti sono scaduti. Stando agli ultimi dati Istat, che non si discostano molto dalla nostra realtà, la forbice tra le retribuzioni e l’inflazione è tornata ai livelli record di 17 anni fa. Il che significa che a San Marino la perdita secca del potere di acquisto di salari e stipendi nel giro di tre anni è stata del 5%, praticamente una tassa occulta che pagano solo i lavoratori. A questo dobbiamo poi aggiungere i sacrifici fiscali innescati con le ultime Leggi Finanziarie”.
La caduta delle retribuzioni, ha sottolineato il segretario CDLS, sta alimentando la recessione, ovvero un forte calo dei consumi: “La capacità di spesa delle famiglie sammarinesi nel 2010 è drammaticamente crollata del 10%, con le voci alimentari, salute e istruzione tra quelle più penalizzate. Se insomma se si vogliono mettere 20mila lavoratori con le spalle al muro, il sindacato ha il dovere di reagire”.
Parte da questa “urgenza di giustizia sociale” la proposta del Referendum Salva Stipendi, “dobbiamo dare una risposta su come vengono distribuiti i sacrifici tra i diversi blocchi sociali, su chi paga di più i costi della crisi. Chiedere l’allineamento degli stipendi al costo della vita significa innanzitutto restituire valore e dignità al lavoro”.
Poi Tura spiega che l’iniziativa referendaria è “una strada per rilanciare e rafforzare la contrattazione, che resta il principale strumento dell’azione sindacale”. E sgombra il campo da sommarie interpretazioni: “A chi agita il vecchio fantasma della scala mobile o rigidi automatismi che riducono gli spazi all’iniziativa sindacale, invito a leggere Il quesito referendario. Il nostro obiettivo del resto è chiaro: chiediamo proteggere gli stipendi dall’erosione del carovita durante il periodo non coperto dai contratti, una scelta realistica e pragmatica che sottolinea la centralità della concertazione”.
“Non ci sono scorciatoie – conclude – il Referendum Salva Stipendi rappresenta una spallata all’immobilismo contrattuale, chiama a raccolta tutti in cittadini di fronte al dovere di difendere il lavoro, la risorsa più importante di questo Paese”.
Questa settimana sono tre gli appuntamenti della campagna raccolta firme. Si continua domani Martedi 8 Maggio presso la mensa Ciarulla Serravalle dalle ore 11.30- alle 14.00. Poi è la volta di Venerdi 11 Maggio alla mensa del centro servizi Tavolucci sempre dalle ore 11.30 alle14.30. Il terzo appuntamento è in agenda Sabato 12 Maggio nel parcheggio antistante Titancoop dalle ore 8.30 alle13.00.
Notizie e aggiornamenti sul Referendum Salva Stipendi sono disponibili sul sito www.cdls.sm e sulla pagina Facebook curata dal comitato promotore Referendum Salva Stipendi. 

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