Turismo in crescita?! Imprese turistiche in crisi …! Usot

Turismo in crescita?! Imprese turistiche in crisi …! Usot

TURISMO   IN   CRESCITA ?!   IMPRESE   TURISTICHE  IN  CRISI..!!
Bisogna ristabilire la verità sui numeri legati al turismo e sulle conseguenti deduzioni che si fanno per trarre conclusioni sull’andamento del turismo di questo Paese.
Vi sono 2 elementi di valutazione che emergono dai fatti accaduti nel 2013:
1 . la situazione economica del paese di riferimento Italia in cui la capacità di spesa degli italiani si è ridotta in maniera costante tutti gli anni ed ancora non si vede una inversione di tendenza,
2.    le contingenze internazionali: le aree di turismo a costi competitivi : Egitto, Nord Africa, Marocco e Grecia, per diverse ragioni sono diventate inaccessibili per questioni di sicurezza in quanto in preda a guerre , rivoluzioni e instabilità politica, tutti elementi che hanno scoraggiato la domanda di turismo, anche se concentrata in tempi più brevi, a riversarsi su queste destinazioni.
Sulla base di questi 2 elementi, la stessa Italia e San Marino che segue, hanno raccolto , anche se concentrati in tempi più ristretti, una maggiore quantità di visitatori e quindi hanno registrato durante il periodo estivo degli incrementi rispetto a pari periodo dell’anno precedente. E’ altresì doveroso registrare che per posizionare la propria offerta ogni azienda turistica è ormai costretta, nel bene e nel male, ad usare formule legate al WEB; infatti quasi la totalità dei turisti scelgono la propria destinazione su internet. Tale strumento introduce 2 elementi che hanno un impatto economico nella gestione delle aziende turistiche:
1.    la platea dei turisti e quindi dei probabili clienti si allarga enormemente e quindi la speranza di catturare dei flussi aumenta notevolmente, ma il prezzo di vendita al cliente finale dei servizi proposti diminuisce enormemente a causa alla estrema competizione sul mercato delle varie destinazioni che propongono prezzi sempre più bassi e servizi sempre più attraenti e competitivi.
2.    le commissioni che si pagano ai “provider” per essere più “cliccati” sul WEB sono molto alte dal 20% al 40% sui prezzi già bassi esposti sulla rete Internet.
Le imprese quindi , costrette per essere visibili, ad inseguire questa logica perversa del WEB , è vero che possono  , in alcuni periodi,  avere degli incrementi di flussi, ma tali incrementi vengono pagati con un calo del fatturato complessivo. Così è la regola del mercato.
Le imprese sammarinesi nell’anno 2013 hanno avuto incrementi nel costo del lavoro, nel costo delle utenze primarie, aumento delle tasse , aumento degli impegni burocratici in tanti settori :lavoro, prevenzione etc..; questo aggrava ancora di più la situazione. A ciò si aggiunge che  , per le imprese aperte tutto l’anno, il periodo invernale che è alle porte , significa una forte riduzione dei flussi e quindi tutti quegli esigui benefici accumulati nella alta stagione vengono vanificati.
Allora non possiamo avere per il futuro una visione di San Marino legata al successo o all’insuccesso di flussi legati ad eventi come quelli descritti, perchè questo porterebbe alla lunga al declassamento completo della destinazione.
E’ necessario svincolarsi dalla logica che San Marino debba essere la meta dei turisti “low cost”. Attualmente dobbiamo ammettere che le aziende alla fine di un anno , hanno i conti in ROSSO perché non ci sono i numeri giusti per avere i conti in ordine con questa tipologia di turismo con cui siamo costretti a convivere. Ben vengano tutti i piani di Rilancio del Turismo; ma i tempi sono scaduti dobbiamo passare dalle enunciazioni e dai buoni propositi ai FATTI ; ma per adesso abbiamo sentito parlare solo di tasse ed accertamento di redditi. Questa è la politica per deprimere i redditi se contemporaneamente , e neanche 1 minuto dopo, non si parla di FATTI per: riqualificare le aree dei parcheggi 6 e 7, aprire una sala di intrattenimento nel Centro Storico, sostenere in maniera robusta un ente come il CVB che serve a promuovere la destinazione e a svecchiare la ormai sorpassata maniera di fare Turismo  e ad “inventare” nuovi eventi su cui far vivere il Paese.
ESSERE O NON ESSERE ?
ESSERE significa guardare al futuro con nuovi strumenti con cui affrontare la concorrenza di altre destinazioni :
NON ESSERE significa rimanere fermi e pensare che le situazioni cambino da sole in uno stato di atarassia  pensando che il “tirare a campare” senza prendere decisioni e affrontare i problemi sia LA SOLUZIONE.

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