Un pizzico di bianco azzurro sulle nevi di Madonna di Campiglio. Regolaristi Sammarinesi

Un pizzico di bianco azzurro sulle nevi di Madonna di Campiglio. Regolaristi Sammarinesi

Un pizzico di bianco azzurro sulle nevi di Madonna di Campiglio
Con la partecipazione all’edizione numero 27 della Winter Marathon si apre ufficialmente la stagione 2015 dei Regolaristi Sammarinesi.
Una sfondo da cartolina, Madonna di Campiglio innevata, tanti appassionati ma soprattutto tante bellissime vetture d’epoca, trasformano per un week end questo piccolo centro fra le Dolomiti nella mecca della regolarità d’epoca, per il primo grande evento del 2015.
Più che una gara una vera e propria avventura, 427 chilometri, 12 ore consecutive di guida sulle più belle strade del Trentino Alto Adige, sulla neve, attraverso i passi dolomitici fino a spingersi fin sopra i 2000 metri di altitudine.
Solo questi numeri fanno capire la difficoltà, ma anche la bellezza e la soddisfazione, nel partecipare ad un evento del genere.
120 le vetture iscritte, tutte immatricolate prima del 1968, oltre ad un piccolo gruppo di mitiche vetture degli anni 70, fiat 124 Abarth, Lancia Statos, Lancia Fulvia “Fanalone” e Renault Alpine a110, vere icone e regine incontrastate dei Rally di quei anni.
Le nazioni rappresentate sono 9, per la Repubblica di San Marino l’equipaggio formato da Germano Bollini e Francesco Galassi per i colori dei Regolaristi Sammarinesi, ad accompagnarci è una vettura d’epoca di fine anni 50, una bellissima Porsche 356° Cabriolet del 1957.
Alla fine della manifestazione si aggiudicheranno il trofeo per il 1° equipaggio straniero, una bella soddisfazione.
Per la parte puramente sportiva si sono dati battaglia sulle 45 prove di precisione i più grandi campioni di specialità, ben 21 i Top Driver alla partenza.
Nessuna sorpresa per i risultati finali, ma i coefficienti di vettura incidono sulla classifica che vede al 1° posto assoluto l’equipaggio Aliverti-Maffi su Lancia Aprilia del 1940, 2° Margiotta-Perno su Volvo 1800s del 1965, 3° Fontanella-Malta su Porsche 356° Coupé del 1955.
Da segnalare che ai rilevamenti cronometrici il vincitore indiscusso è stato il Siciliano Margiotta, penalizzato alla fine dall’utilizzo di una vettura più “giovane”, come lo stesso Fontanella risultato al cronometro 2° per numero di penalità ma retrocesso al terzo gradino al calcolo dei coefficienti, nulla da togliere al bravissimo Aliverti e a tutti coloro che utilizzano vetture cosi difficili da vedere sui campi di gara, una gioia per i tanti appassionati dell’automobilismo storico.
Anche questa edizione della Winter Marathon finisce in archivio, come tutti gli anni obbiettivo centrato, farsi desiderare per un anno intero…

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