Unesco, Irina Bokova per l’8 marzo

Unesco, Irina Bokova per l’8 marzo

 Messaggio della Direttrice Generale dell’UNESCO Irina Bokova, in occasione della Giornata internazionale della donna, 8 marzo 2011
Cento anni fa, alcuni Paesi europei celebravano la prima Giornata internazionale della donna. L’avvenimento ha, da allora, assunto una dimensione mondiale e numerosi progressi sono stati realizzati. La Giornata internazionale della donna 2011 è l’occasione per ricordare i passi compiuti e per rinnovare l’impegno ad affrontare le sfide che restano.
La battaglia non è ancora vinta. Meno del 40% dei Paesi assicurano alle ragazze ed ai ragazzi uguale accesso all’educazione. Se nel 2008 si fosse raggiunta la parità dei sessi nell’accesso all’insegnamento primario, ci sarebbero 3,6 milioni di ragazze in più nelle scuole. In Africa, in questi ultimi dieci anni, le disuguaglianze nell’insegnamento secondario si sono aggravate. Oggi, nel mondo, le donne rappresentano solamente il 29% di chi si dedica alla ricerca. I due terzi dei 796 milioni degli adulti analfabeti nel mondo sono donne.
Questa situazione ha conseguenze pesanti. La disuguaglianza costa moltissimo: vite perse a causa della mortalità infantile, vite spezzate dalla povertà e dall’emarginazione, vite senza possibilità di crescita e sviluppo.
L’uguaglianza tra i sessi è un filo rosso che tesse la trama di tutte le attività condotte dall’UNESCO per sostenere  la cooperazione internazionale nei settori dell’educazione, delle scienze, della cultura, della comunicazione e dell’informazione. L’UNESCO vuole promuovere i diritti fondamentali della persona, con lo scopo di trasformare le nostre società e di porre i fondamenti per un sviluppo umano giusto e duraturo.
Questo anno, la Giornata internazionale della donna ha per tema “L’uguaglianza di accesso all’educazione, alla formazione, alle scienze e tecnologie: verso un lavoro dignitoso per le donne”. Questo tema è al cuore della missione dell’Unesco, che opera per sviluppare i collegamenti tra educazione, formazione, scienza e tecnologia ed il mercato del lavoro, affinché le donne abbiano le stesse possibilità degli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso. Per poter raggiungere questo obiettivo, occorre iniziare subito con un’educazione di qualità, dalla scuola elementare fino allo studi superiori, rivolta a tutte le bambine, le ragazze e le giovani donne, continuando con l’offerta di un insegnamento e di una formazione professionale per le donne che non hanno acquisito competenze di base e proseguendo con la creazione di modelli positivi e di carriere professionali per le donne, in particolare nei campi scientifici e tecnologici.
Questi obiettivi guidano l’azione dell’UNESCO nel suo ruolo pilota in favore di un’educazione per tutti. Sono alla base del partenariato istituito con L’Oréal per la promozione delle donne nella ricerca scientifica. Sono le ragioni delle attività che l’UNESCO conduce in Pakistan, a sostegno delle attività lavorative delle donne dopo le inondazioni del 2010, e in Afghanistan,  per lo sviluppo dell’alfabetizzazione delle donne
L’Unesco è pronto a proseguire questo percorso e a lavorare con partner dei settori pubblico e privato per garantire ai governi un sostegno politico al fine di migliorare l’educazione non formale ed offrire possibilità di apprendistato alle donne adulte. L’Unesco possiede delle reali capacità di leadership in questi ambiti.
Per troppe donne, prive di competenze di base, un lavoro dignitoso è solamente un sogno lontano. L’universo della scienza e della tecnologia –  così importante nella nostra vita di tutti i giorni – resta inaccessibile per molte. I diritti dell’essere umano sono violati. Importanti talenti sono persi. Questa Giornata internazionale della donna è l’occasione per noi tutti di continuare ad affrontare queste sfide. In questi tempi economicamente difficili, questi sono gli investimenti più utili
Traduzione a cura della Commissione nazionale sammarinese per l’UNESCO

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