Un’infantile lotta armata. Rete

Un’infantile lotta armata. Rete

Un’infantile
lotta armata

Si
tranquillizzino lor signori politici: nessuna lotta armata. Con il nostro
titolo parafrasiamo alcune delle accuse che ci vengono rivolte per aver
abbandonato l’aula consigliare (dicono che si sentono a disagio… poverini).
Che poi a rivolgerci queste accuse siano persone col maggiordomo in casa poco
conta, o forse è un primo indizio del punto di vista da cui affrontano i
problemi: chi non vive i disagi del paese reale come può capire i danni che
arreca? Fingono una superiorità morale, ma alla fine i loro calcoli finiscono
sempre sul loro conto corrente: da chi si lamenta che non arriva a fine mese
con uno stipendio di 3.000 euro e indossa abiti da 1.000 euro l’uno, a chi dice
che se gli tolgono i permessi retribuiti in consiglio si dimette, e prende più
di 100.000 euro l’anno. Hanno tutti un nome e un cognome, e sono tutti lì a
calcolare cosa conviene loro, altro che statisti! Non è nemmeno infantilismo:
fosse così non sarebbero così preoccupati, e noi ci saremmo limitati a bestemmiare
al bar.

Ci
sono momenti in cui la passione, i principi e l’indignazione devono accantonare
i calcoli politici. RETE può farlo, sarà questo che rode i viziati politici di
maggioranza?

E
allora spieghiamo ai cittadini che cosa hanno fatto con l’articolo sulle
malattie.

Fino
a oggi

chi andava in malattia fino a 14 giorni prendeva l’86% dello stipendio. Da 15 a
180 giorni il 100%, e da 181 a 365 giorni l’86%.

Col
nuovo articolo

fino a 5 giorni il 50%, da 6 a 365 giorni 86%. Parleremo successivamente delle
malattie oncologiche.

Motivazioni
della maggioranza.

1)
ci sono troppe finte malattie di 1-2 giorni in prossimità dei festivi; 2)
riducendo la malattia al 50% si inibisce questi abusi; 3) le malattie
oncologiche prima, durante le fasi di cura, venivano pagate all’86%, ora al
100%, quindi è migliorativo; 4) la spesa annuale per la mutua è di quasi 15
milioni, con questo intervento si prevede di risparmiare 1,5 milioni l’anno.

Debolezze
delle motivazioni della maggioranza.

Se
ci sono troppe malattie di 1-2 giorni, si deve verificare chi le effettua e
punirli, e chi sono i medici che si prestano a questa truffa e radiarli.
Tuttalpiù si può prevedere una riduzione al 50% per i primi due giorni, perché
un’influenza richiede raramente periodi di riposo maggiori a una settimana,
così si colpisce chiunque stia male sul serio. 2) Chi abusa dei periodi di
mutua,  fino ad oggi prendeva periodi di
1-2 giorni, domani ne prenderà 6. Dal 6° al 14° giorno rimane tutto invariato.
3) La legge 80/2005 prevede per i pazienti dialitici che le giornate di assenza
nell’arco di un anno vengano sommate, dunque vengano pagate al 100% già ora. La
legge prevedeva un Decreto Reggenziale per applicare gli stessi benefici ad
altre patologie che necessitano di trattamenti ciclici (dunque anche i
trattamenti oncologici). 4) Nella spesa dei 15 milioni ci sono anche le
gravidanze (almeno 3,5 milioni).

Cosa
succederà.
Ad
avere i maggiori danni sarà chi ha vere malattie lunghe (incidenti, traumi,
interventi invasivi ecc), con inabilità al lavoro da 15 giorni a 6 mesi.

Passeranno
dal 100% all’86%, colpevoli di stare davvero male.

Poniamo
il caso di un incidente che richieda interventi e degenze riabilitative per 6
mesi di mutua. Poniamo che quel cittadino prenda uno stipendio di €1.500 al
mese (cifre incomprensibili per chi sta a palazzo, la norma nel paese reale).

Fino
a ieri avrebbe goduto di una tutela dei danni pari al 100% dello stipendio
(€1.500 per 6 mesi = €9.000). Ora prenderà l’86%, pari a €1.290/mese, €7.740 in
6 mesi, con una perdita di reddito di €1.260 complessivi (e riduzione di
tredicesima e licenziamento).

Proviamo
ora a pensare se questo cittadino è capofamiglia, magari monoreddito, magari
con mutuo a carico…

Non
verranno colpiti i medici che hanno permesso le truffe fino a oggi, medici
pagati 5.000 euro al mese ma intoccabili. Non pagheranno i truffatori che hanno
usato fino a oggi la mutua come fossero giorni di ferie. Pagherà solo chi sta
male davvero!

Cosa
si doveva fare.
Una
misura come questa sarebbe l’ultima da fare, quando si sono già attuate tutte
le misure di riduzione della spesa praticabili. Si volevano colpire i furbetti?
Controlli a tappeto sui medici e sui pazienti che regolarmente approfittano
della mutua. Al massimo 50% per i primi due giorni. Si volevano (giustamente)
tutelare i malati oncologici? Fare il Decreto Reggenziale previsto nella Legge
80/2005. Si voleva risparmiare 1,5 milioni? Non sulle spalle dei malati! Alcuni
esempi dai nostri emendamenti bocciati? Riduzione del 25% del finanziamento ai
partiti €177.000; eliminazione del raddoppiamento del finanziamento ai partiti
in caso di elezioni €1.059.000; eliminazione del vitalizio per i Consiglieri
€150.000/anno; far pagare acque reflue a ditte inadempienti €450.000.
Sospensione sedi e incarichi diplomatici, aumento tasse su aerei e
imbarcazioni, taglio del 20% sulle indennità dei dirigenti della PA, -15% dello
stipendio dei Reggenti e dei Segretari, dimezzamento del fondo autonomo della
reggenza, tagli a BCSM e RTV eccetera! Abbiamo dato €26milioni di motivi con i
nostri emendamenti per risparmiare soldi!

Ma
in tutti questi interventi si dava fastidio a qualche intoccabile (un politico,
un palazzinaro, un milionario sponsor del partito, chi vende i farmaci
all’ospedale, una banca…).

Questi
non tagliano ai loro amici, non tagliano a se stessi, puniscono i cittadini
incolpevoli.

E
la smettano di dire che non dobbiamo fare di tutta l’erba un fascio. Il momento
per differenziarsi da questa politica da difensori dei benestanti l’hanno
avuto, non l’hanno colto. Ognuno ha fatto le sue scelte, noi rimaniamo con i
cittadini!

Riassumiamo
così: se un ragazzino ti tira ogni settimana un sasso e ti rompe una finestra
di casa per farti un dispetto, tu cerchi di individuare il ragazzino che lo fa
poi lo denunci e richiedi i danni, oppure fai una legge che impedisce ai
ragazzini di aggirarsi nei pressi delle case?

Mussoni
e la maggioranza a lui prona, che gli ha permesso di aggirare simpaticamente il
referendum più votato nella storia di questo paese, quello contro le libere
professioni, ha scelto la seconda strada.

Cari
sammarinesi, cambiamo definitivamente classe politica.

 

 

PS:
fate due conti: converrà stare male per più di 5 giorni.

Una
paga di  €1500 al mese equivale a €68 al
giorno.

Con
un’influenza sta a casa 5 giorni e a fine mese si troverà in busta paga (68 x
17) + (34 x 5) = €1.326.

Se
prende 6 giorni di mutua fin da subito, avrà in busta paga (68 x 16) + (58,5 x
6) = €1.439.

 

 

 

 

 

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