Unione per la Repubblica interviene sulla seduta Consiliare

Unione per la Repubblica interviene sulla seduta Consiliare

Ci sono eventi che, sia nella vita come in politica, lasciano un segno.

La seduta Consiliare di ieri rimarrà infatti, nelle cronache sia per il fragore degli annunci ascoltati che per gli effetti speciali messi in campo trasversalmente, secondo il classico rituale basato su vecchi scontri politici, su nuovi assetti partitici, su alleanze politiche in divenire e su indagini giudiziarie con conseguenti dimissioni.

In tutta questa “baraonda” nessuno, però, ha aggiunto una parola magica: elezioni anticipate.

Perché? Perché nessuno vuole in realtà andarci.

Ma che senso ha continuare una legislatura che – di fatto – si regge sui gomiti?. 

In ogni seduta Consiliare fioccano dimissioni, nascono nuovi gruppi e fioriscono nuovi consiglieri indipendenti. Il Congresso di Stato procede in ordine sparso, scambiando la parola governare con la produttività nell’emettere decreti delegati, fare delibere a macchinetta il martedì mattina e interventi dal sapore prettamente elettorale.

A chi giova tutto ciò? Al Paese? A chi conta anche i minuti del tempo che può trascorrere in una calda sedia in Congresso di Stato? A chi trova nella presenza in Consiglio Grande e Generale un momento di aggregazione sociale?

Fra poche settimane si celebreranno quattro referendum.

Superato quest’ appuntamento occorrerà dare di nuovo la parola ai cittadini per capire da chi vogliono essere governati.

Scegliendo tra chi ha più coraggio, capacità e progetti per costruire un nuovo modello di sviluppo. Scegliendo tra chi ha la determinazione per chiudere con il passato, anche assumendosi responsabilità, lasciando da parte il costante stato di guerriglia politica.

Occorre chiudere velocemente una Legislatura che ormai ha poco da dare, facendo sì che la prossima Reggenza sia espressione del nuovo quadro politico.

UPR vuole misurarsi su contenuti e trovare convergenze politiche con chi avrà la capacità di lasciare il passato alle spalle e la determinazione di costruire il futuro su contenuti.

Su questo non ci poniamo limiti o pregiudiziali.

Unione per la Repubblica

San Marino, 17 marzo 2016

 

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