Universita’ di San Marino: Dai superalcolici alla marijuana cosi’ lo ‘sballo’ comincia a 12 anni

Universita’ di San Marino: Dai superalcolici alla marijuana cosi’ lo ‘sballo’ comincia a 12 anni

Fotografia del Ceis su 3500 studenti: l’85% beve birra o cocktail, 3 su 4 assumono droghe “leggere” nel weekend al pub o in discoteca. Il 27% ammette di procurarseli frequentando le lezioni.

Lo sballo del sabato sera non è purtroppo una leggenda metropolitana. Comincia sempre più presto, già a 12 anni, innescando una spirale perversa che finisce per associare superacolici a canne e pasticche.

A dimostrarlo, dati alla mano, è la fotografia scattata dal Ceis, il Centro italiano di solidarietà “don Mario Picchi”, su un campione di 3.421 studenti.

Ebbene, dai questionari elaborati emerge che quasi quattro adolescenti su cinque (l’85 per cento) beve abitualmente una birretta o un cocktail a base di gin e wodka; circa la metà (il 45 per cento) lo fa una volta a settimana, in genere nel weekend; il 75 per cento ammette di far uso più o meno regolare di hashish, marijuana ed ecstasy. “Il sintomo”, secondo la vicepresidente del Ceis, Patrizia Saraceno, “di un profondo disagio giovanile. Si usano sostanze stupefacenti e si beve, soprattutto in compagnia, per sfuggire ad una realtà sociale complessa. I modelli educativi, come famiglia e scuola, si sono purtroppo indeboliti e il futuro viene visto con incertezza. Tutto questo spinge i nostri ragazzi a cercare alternative che, alla fine, li danneggiano ancora di più”.

A raccontarlo sono gli stessi dati: il rischio legato all’alcoldipendenza parte in età sempre più precoce, il primo approccio si rileva addirittura a 12 anni, trasformando poi gli adolescenti in “poliassuntori”. Vuol dire che all’alcool si aggiungono via via altre dipendenze, in primis quella da droghe leggere o sintetiche, reperibili soprattutto in luoghi di aggregazione come pub e discoteche. Un vizio che spesso si prende proprio a scuola: è frequentando le superiori, infatti, che si corre il pericolo maggiore di entrare in contatto con chi fa uso di stupefacenti.
Non assumerli può costare l’esclusione dal gruppo. Non a caso i momenti più pericolosi sono considerate le gite scolastiche, oltre a rave party e concerti, dove diventa quasi inevitabile sottrarsi al “rito” del debutto in società, anche se il 27 per cento afferma di procurarsela a scuola.

Il tema sarà trattato domenica 17 marzo 2013 alle ore 9,00, presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Via Piana,27, nel quarto seminario del Corso InsanaMente, del Centro Universitario di Formazione sulla Sicurezza (CUFS). Il dr. Stefano Giannoni e il dr. Matteo Marti, tratteranno: “DROGA E DINTORNI. Giovani, gioco, sballo e perversione”, un tema sociale di sicuro interesse che intende promuovere la formazione e l’aggiornamento, nonché una riflessione su un complesso settore di studio come quello del comportamento giovanile. Condotta a volte condizionata da sostanze psicoattive. La droga, presenza sempre più assidua nella società, costituisce uno spaccato del mondo giovanile non sempre di facile interpretazione, anche se da sempre legato alle trasformazioni culturali. Oggi la disgregazione dei valori e la perdita di simboli sociali condivisi fanno parte di una crisi ampia con contorni non ancora circoscrivibili, con inevitabile e conseguente paura del futuro. Famiglia, scuola, luoghi di socializzazione non rappresentano più come un tempo punti fermi dove trovare sicurezza e ristoro, ma a volte questi stessi si rilevano fattori di rischio che minacciano il ben-essere psico-fisico dei giovani fino a spingerli al consumo di sostanze stupefacenti.

 

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