Upr: ‘Delusi da Clarizia, nessun incontro con i vertici di Bankitalia’. Agenzia Dire

Upr: ‘Delusi da Clarizia, nessun incontro con i vertici di Bankitalia’. Agenzia Dire

   “DELUSI DA
CLARIZIA, NESSUN INCONTRO CON VERTICI BANKITALIA”
  Iccrea, l’ente che riunisce la banche di
credito cooperativo, ha interrotto i legami con gli istituti sammarinesi. Che
dovranno dunque trovare un’alternativa per il circuito dei pagamenti. La
notizia, nell’aria questa mattina sul Titano, viene confermata dal direttore
generale di Banca centrale, Mario Giannini, che annuncia anche un comunicato
stampa ufficiale dell’ente di vigilanza.
   
E dall’Unione per la
Repubblica arriva il primo commento: durante una conferenza
stampa il partito ipotizza il rischio di un “isolamento finanziario”,
bocciando inoltre la gestione di Bcsm del neo presidente Renato Clarizia.
“Quando ero in maggioranza non lo votai”, ricorda il consigliere Pier
Marino Menicucci, e dopo quattro mesi “la gestione non ci sembra
consona agli interessi del Paese”. In particolare manca all’appello lo sbandierato
incontro con i vertici di Banca d’Italia, l’unica riunione ha infatti visto
protagonisti, ironizza Menicucci, dei “dirigenti di serie B”, mentre
il confronto vero “tarda ad arrivare ed e’ un bruttissimo segnale”.
Che si aggiunge all'”ulteriore tegola” di essere fuori dal circuito
Iccrea senza un nuovo accordo gia’ negoziato, i danni possono essere
“enormi”.
 Di fatto, ragiona il capogruppo Giovanni
Lonfernini, si torna all’inizio del 2009, con il “possibile rischio di un
isolamento finanziario”.  Non sembra
dunque che la nomina di Clarizia, con la quale si doveva aprire una “nuova
fase di collaborazione con Palazzo Koch e tutte le sedi italiane interessate
alla normalizzazione dei rapporti bilaterali” dia buoni frutti.
“Siamo preoccupati- aggiunge- il giudizio e’ negativo, le aspettative
legate a un nuovo corso non sono state realizzate e le ricadute sul sistema
sono pesantissime”. E non va dimenticata la sentenza Karnak,
“un’altro colpo micidiale, una sentenza annunciata contro la quale
sbandierare amor patrio non basta, dato che l’impatto potrebbe essere molto pesante
sull’economia reale”.     Insomma, detta la strada il capogruppo,
occorre riprendere il dialogo con Roma, ma non con i comunicati stampa di
Alleanza popolare, “sfoghi personali”, ma “ricercando contatti
giorno e notte”. Purtroppo, conclude Lonfernini, “le dichiarazioni continuano
una linea che non porta da nessuna parte”.
  

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