Upr e Ps: che fine ha fatto la ‘patrimoniale’?

Upr e Ps: che fine ha fatto la ‘patrimoniale’?

Dopo qualche sussulto – originatosi a seguito di una nostra iniziativa che ha posta al centro il rispetto delle norme disciplinanti i decreti delegati – e’ ripiombato il silenzio sull’imposta patrimoniale. Le ragioni di questo atteggiamento – da parte del Governo e della maggioranza – sono palesi. Non ci sono – alla base -motivi strategici, tattici o di opportunità. La verità e’ che i punti di vista – rispetto all’introduzione di questa tassa – sono ancora divergenti. Dopo un iniziale entusiasmo, le smagliature della maggioranza si sono sempre più evidenziate minando la “fermezza” del Governo. Partito Socialista e Unione Per la Repubblica, pur confermando forte contrarietà rispetto all’introduzione di questa tassa iniqua, invitano la maggioranza a riflettere sulla situazione ponendo due distinti temi: la riforma del Catasto e il lavoro del Gruppo tecnico per Spending Review. Si tratta di due elementi imprescindibili che, prima di continuare a percorrere la strada dell’introduzione di nuove tasse a carico dei cittadini, dovrebbero essere considerati prioritariamente. Dotare il paese di una moderna classificazione degli immobili adeguandola finalmente alla realtà attuale prima di operare le più adeguate scelte di imposizione fiscale e’ il minimo. Proprio per questo UPR e PS hanno depositato oggi, presso la Segreteria Istituzionale, un progetto di legge di riforma del catasto. Lo stesso progetto di legge che, nella scorsa legislatura, e’ stato volutamente lasciato al palo. Così come attendere l’esito del lavoro del Gruppo Tecnico incaricato per la revisione della spesa pubblica sarebbe una scelta altrettanto logica. Sollecitandolo però a presentare nei termini previsti– al Consiglio Grande e Generale – un serio piano di individuazione delle aree di spreco e di riduzione della spesa corrente su cui intervenire immediatamente. La perdurante situazione di crisi non può essere affrontata con la sola ricetta dell’aumento della pressione fiscale confermando interventi che da straordinari diventano strutturali. Le “ricette” apparse oggi sui giornali per risollevare l’economia vanno tutte bene. Ma se l’ingrediente principale rimane la conferma del carico fiscale rischiano di essere vacue ed indigeste.

PARTITO SOCIALISTA

UNIONE PER LA REPUBBLICA

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